E’ molto amareggiato, cesare Prandelli. E dà la colpa della sconfitta, anche lui, a due errori difensivi che non si dovrebbero commettere mai: «Sono un po’ imbarazzato – dice – per una partita così. Fatti due errori ingenui e subito due gol. Dobbiamo continuare senza perdere l’autostima altrimenti diventa complicato. Dobbiamo mettere più determinazione e quando si è in area essere meno frenetici e più precisi nell’ultimo passaggio, Stiamo lavorando per migliorarci, diventa complicato commentare un partita così, non sarei stato contento per il pareggio, figurarsi aver perso».
PRANDELLI – Non entra nel merito della sostituzione di Pezzella, l’allenatore viola. Certo è la prima volta che German, il capitano, viene sostituito non per infortunio. Nemmeno sulla prestazione di Kouamè, Prandelli ha fatto chiose, ma, ancora una volta, a parte il gol di Vlahovic, la capacità di penetrazione dei viola ha lasciato a desiderare. E Kouamè non è stato incisivo. Ancora l’allenatore viola: «Vlahovic ha grandi margini di miglioramento, la cosa che chiedo è che deve giocare più per la squadra e far giocare i compagni. Ha una grande esuberanza che porta a decidere in situazioni in cui potrebbe ragionare in maniera diversa».
RANIERI – «Vittoria importantissima e di grande peso per noi. Sapevo che sarebbe stata una gara difficile. Sono fortunato, perche’ avere in squadra Candreva e Quagliarella e’ sicuramente un vantaggio: questi tre punti ci avvicinano sempre piu’ alla salvezza». Queste le parole di Claudio Ranieri dopo la vittoria sulla Fiorentina. «Dobbiamo arrivare a quaranta punti; poi sarà possibile capire cosa siamo in grado di fare. Questo non è il momento di caricare la squadra con pesi mentali che non possiamo permetterci, perchè troppe responsabilità sui calciatori potrebbero rivelarsi controproducenti. Candreva e Quagliarella sono giocatori importanti e io devo solo ringraziare la società perchè me li ha messi a disposizione in questa stagione. Sono professionisti molto seri. Calciatori come Quagliarella a Genova sono un vero esempio per tutti i giovani che sognano di indossare la maglia blucerchiata».
Ernesto Giusti
