Fiorentina vergogna: travolta a Napoli (6-0). Commisso ora non si arrenda: mercato e stadio nuovo

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Non merita, Rocco Commisso, di vivere momenti così terrificanti con la Fiorentina. Dopo la cocente delusione del responso Mibact sullo stadio, ecco la disfatta di Napoli. Viola travolti, quasi annichiliti già nel primo tempo: quattro tiri e quattro gol. Quidi altri due gol (uno su rigore Insigne) nella ripresa. Incredibile! Soprattutto inaccettabile! Contro un Napoli capace di inventarsi tante variazioni di gioco e trascinato da Insigne ma anche da Zielinski in straordinaria crescita, la Fiorentina è stata moscia, ingenua, inguardabile: senza filtro a centrocampo e con una difesa imbarazzante. Praticamente Immobile. Visto il disastro, ecco l’appello al presidente: caro Commisso, lei, uomo da prima linea, capace di fare fortuna in terra straniera, quindi abituato alle avversità, sappia tener duro anche in questo difficilissimo momento. Rinforzi la Fiorentina con un mercato adeguato e pensi al nuovo stadio. Campi Bisenzio va bene. Basta costruire un nuovo casello autostradale sull’A11 per risolvere gran parte dei problemi di viabilità. Insista, Firenze è con lei. E faccia anche capire ai giocatori che la maglia viola non può essere disonorata come è successo oggi a Napoli. Anche Prandelli deve riflettere: contro una squadra come il Napoli non si può andare allo sbaraglio. Bisogna cercare di offendere senza aprirsi, com’è successo fin dal primo gol di Insigne, al 5′ minuto. Ha reagito, la Fiorentina, colpendo addirittura la traversa, ma poi ha ceduto, come una diga sventrata. Amrabat, l’ho detto e ripetuto, non è il giocatore-barriera, adatto per stare davanti alla difesa. E’ un centrocampista offensivo, come veniva impiegato nel Verona. Servirebbe un Torreira in quel ruolo. Pradè riuscirà a farlo arrivare? E sono rimasto di sasso di fronte all’incapacità di due bionissimi difensori, come Milenkovic e Pezzella, di indovinare e bloccare le incursioni napoletane. Non mi sono stupito, a inizio ripresa, quando non ho visto Ribery rientrare in campo. Un campione come lui non merita figure di questo tipo. Partita da archiviare in fretta anche se sarà difficile dimenticarla. Tutti insufficienti. Tranne Dragowski: senza voto perchè sui gol non ha colpe. Che devono invece essere attribuite ai suoi compagni difensori e centrocampisti. Presidente Commisso, tocca a lei, con la sua passione e la sua esperienza, far uscire la Fiorentina da questo tunnel.

INSIGNE I – Sono arrivati in tempo i risultati dei tamponi, tutti negativi, dei giocatori del Napoli, che si erano sottoposti nella notte al prelievo. Si comincia regolarmente, alle 12,30, allo stadio San Paolo ora dedicato a Diego Armando Maradona. Fiorentina con Callejon e Ribery alle spalle di Vlahovic. E pima azione dei viola sotto la porta partenopea con cross di Biraghi e colpo di testa di Vlahovic non convinto. Comunque partenza aggressiva dei viola. Ma è il Napoli che va a segno, praticamente subito. E’ il 5′: cross da destra di Lozano, pallone in area per Petagna che serve indietro Insigne il quale arriva sicuro e, di precisione, infila Dragowski alla sua destra. E la difesa? Tutti immobili a guardare Petagna e Insigne. Brutto colpo per una Fiorentina che sembrava ben disposta. Ora è partita in salita.

TRAVERSA – Reagisce la Fiorentina. Ribery cerca di dare la scossa. Al 17′ Ospina anticipa lo stesso Rubery su un cross da destra ma si scontra con Manolas. Botta alla spalla per entrambi. Restano a terra ma si rialzano dopo pochi secondi. Fiorentina ancora aggressiva: al 23′ Venuti centra dal fondo, sinistro di Biraghi deviato da Manolas eppoi da Demme sulla traversa. Il centrocampo della Fiorentina si muove con disinvoltura, soprattutto com Amrabat, Castrovilli e Venuti. Il Napoli, in quella zona, ha comunque Zielinski e Demme molto mobili. Al 27′ Ribery al tiro e Ospina indovina l’angolo e devia in tuffo. Paratona.

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VLAHOVIC – Al 29′ pallone buonissimo di Amrabat per Vlahovic che incespica su se stesso e va giù in area. Non c’è niente. Doveva essere letale Vlahovic, ma i suoi limiti li conosciamo, soprattutto quello di mettersi nella posizione peggiore, ossia spalle alla porta. Pochi istanti dopo, recupera bene Castrovilli, serve Ribery, elegante ed essenziale, che porta avanti l’azione, disorienta la difesa napoletana e mette Biraghi in condizione di tirare: pallone a pochi centimetru dal secondo palo. Però apprezzabile la capacità di ripartenza della Fiorentina. Peccato che sia scarsa la capacità di penetrazione. Vlahovic non ce la fa proprio a fare reparto.

DEMME – Si ribalta il fronte e frittata viola: Zielinski e Insigne sono fortunati in un rimpallo su Milenkovic, palla a Petagna, a sinistra, che la mette in mezzo per Demme in spaccata che la mete dentro. Due a zero. E’ il 36′ Ma c’è di peggio. Al 38′ slalom di Insigne in mezzo a quattro giocatori della Fiorentina che si fanno saltare come birilli. Soprattutto salta senza problemi Milenkovic e Amrabat, servendo Lozano con un filtrante geniale. Il messicano sbica dietro a Igor, fermo, e anticipa Dragowski che accenna l’uscita ma non può evitare il tre a zero.

ZIELINSKI – Ma la difesa della Fiorentina si rivela un vero colabrodo: Zielinski va via da solo, manda vuoto Pezzella con una finta, Castrovilli cerca invano di fermarlo, ma il giocatore polacco oggi sembra invincibile, fa partire un destro secco che colpisce il palo alla destra di Dragowski e pallone in rete. Quattro a zero. La Fiorentina, onestamente, non avrebbe meritato un passivo così pesante, ma il centrocampo non ha saputo fare filtro adeguato e la difesa, con Pezzella e Milenkovic inguardabili, non ha saputo arginare un Napoli con tante variazioni di gioco. Quattro tiri in porta, quattro gol. Inaccettabile. Alla fine del primo tempo Rocco Commisso ha lo sguardo di pece. Due giorni fa la frustata del Mibact sullo stadio e questa domenica nera sul campo. Speriamo sappia resistere alla tentazione di scappare lontano da Firenze.

RIBERY – Non rientra, Franck Ribery, in avvio di ripresa. Non è nelle sue condizioni migliori, ma certo si tratta di un campione che accetta malvolentieri di ripartire da meno quattro. Non pensava, firmando il contratto per la Fiorentina, di dover lotare per non retrocedere e di subire umiliazioni come quella del primo tempo qui a Napoli. Al suo posto Kouamè. Al 5′ Insigne vorrebbe maramaldeggiare, entra in area, contrasto con Milekovic, va a terra. Ma l’arbitrro ha visto bene: simulazione e ammonizione per Insigne. Valutazione giuta: Milenkovic aveva addirittura alzato il piede per evitare il contatto. Ripartenza viola: al 10′ Castrovilli inventa per Vlahovic che supera Ospina con un pallonetto, ma Koulibaly salva sulla linea.

INSIGNE II – Ci prova, la Fiorentina a ridurre lo svantaggio. Ma è il ancora il Napoli a colpire. Politano (entrato al posto di Lozano) fa ripartire gli azzurri, cross da sinistra, respinta di Dragowski, pallone ripreso da Bakayoko abbattuto da Castrovilli. Rigore. Batte Insigne che infila Dragowski alla sua sinistra. Cinque a zero. Cambi a raffica. Prandelli sostituisce Callejon e Castrovilli Bonaventura e Pulgar. Gattuso fa uscire Petagna e Zielinski e manda in campo Elmas e Mertens. Non c’è più partita. Il Napoli fa esordire il giovanissimo Cioffi (classe 2002) al posto di Insigne, quindi fa entrare Rrahmani per Manolas. Prandelli toglie Milenkovic e Amrabat per Borja Valero e Quarta. Quindi spiccioli di una partita disastrosa. Che vede addirittura il sesto gol del Napoli: segna Politano su passaggio di Koulibaly. Finisce senza recupero. Che dire? Forza Fiorentina: cominciamo a pensare al Crotone, sabato 23 gennaio…

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Sandro Bennucci

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