Sarà un caso, ma quando il premier sforna le sue catastrofiche conferenze stampa, per terrorizzare la popolazione e giustificare la prosecuzione dei suoi pieni poteri, si allungano le code ai supermercati, anche a Firenze. Conte ha parlato a reti unificate alle 12,30 circa del 30 dicembre, spargendo il terrore con i suoi io chiudo, io consento, io sanziono, e nel pomeriggio le code davanti al supermercato di Via Masaccio, che resterà aperto anche il 31 dicembre. il 2, il 3 e il 6 gennaio, si sono allungate all’inverosimile, nonostante il tempo proprio non clemente. Gli effetti catastrofici del comportamento del premier sulla vita civile e sociale si misurano anche da questi dettagli. Purtroppo non si può nemmeno sperare in un intervento decisivo di Renzi per aprire una crisi e un salutare cambiamento, e men che meno in un sussulto di Mattarella…….
Camillo Cipriani
