Fiorentina: bloccata anche dal Verona che sblocca su rigore dubbio (1-1). Pari di Vlahovic sempre dal dischetto

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Non riesce, la Fiorentina di Prandelli, a battere nemmeno il Verona. Che ha giocato una partita modesta, tutta falli e rimpalli. Il problema? La Fiorentina non riesce a buttarla dentro. E’ vero che Vlahovic ha segnato la sua terza rete stagionale, ma l’ha fatto su rigore, pareggiando l’altro rigore, concesso con molta generosità al Verona dall’arbitro Fourneau (si quello diventato eroe agli occhi dei viola per aver espulso il Chiesa bianconero a Crotone). La chiave della partita gira intorno a questi due rigori. il primo proprio all’inizio, quando non erano passati due minuti di gioco. Barreca interviene su Salcedo. Ma prima c’era un netto fuorigioco non rilevato. Lunghissima la consultazione fra Fourneau e il Var. Praticamente cinque minuti. Ma quanto ci vuole? Poi l’arbitro indica il dischetto e Veloso porta in vantaggio il Verona. Pareggio al 20′, sempre su rigore. Stavolta più convincente: Vlahovic caricato in area da Gunter. Dusan dal dischetto è implacabile, due su due, da mercoledì (col Sassuolo) a oggi. Per il resto, prestazione assai opaca, la sua. Premetto: gli darò 6 solo perchè dal dischetto è stato freddo e sicuro. Ma così non va. La Fiorentina, ormai lo sanno anche i vecchi gradoni del Franchi, non ha centravanti. Il gol non si trova. Anche perchè è difficilissimo, per i viola, arrivare a tirare in porta. Il cntrocampo va a corrente alternata. Amrabat appare più concentrato, ma non basta. Mentre Castrovilli è l’ombra di se stesso. A chi dare la sufficienza? Certamente a Dragowski, capace di sbrogliare almeno due situazioni di grave rischio. Benino anche Igor. Ribery non ha inventato nulla. Sufficienti anche Biraghi e Lirola. Per il resto tutta matita rossa. Nemmeno il Verona, tanto decantato, ha fatto impressione. La squadra diJuric è come il suo allenatore: rocciosa e tenace, ma lascia a desiderare dal punto di vista strettamente tecnico. Si appiglia a falli, rimpalli e furberie varie. La Fiorentina avrebbe dovuto vincerla, questa partita. Ma la squadra, oar è quella che è. E vengono i brividi a guardare il calendario: il 22 dicembre trasferta a Torino con la Juve. Ci vorrà un miracolo.Speriano. Quest’anno GesùBambino nascerà in anticipo. Chissà…

FOURNEAU – Niente fuochi d’artificio, visto che è sabato pomeriggio, ma i tifosi hanno voluto ugualmente farsi sentire, scortando il pullman della Fiorentina dalla Villa Olmi di Bagno a Ripoli fino allo stadio. Novità nella formazione: gioca Igor, con Caceres in panchina. A metà campo c’è Barreca, mai impiegato, fin qui, a inizio partita. Amrabat saluta con calore i vecchi compagni veronesi. Nella difesa del Verona una vecchia conoscenza, Federico Ceccherini. Arbitra Fourneau, quello passata alla storia per l’espulsione di Chiesa. Che ignora un fallo net su Vlahovic, poi un netto fuorigioco del Verone e, infine, concede il rigore per un contrasto in area fra Barreca e Salcedo. Il guardalinee che cosa ci sta a fare se non segnala un fuorigioco così netto? E anche il rigore, mi pare molto dubbio: Salcedo mette il piede, il contatto c’è ma Barreca ha cercato di evitare l’avversario. Fourneau ci pensa, consulta il Var, quindi a al monitor. E dopo 5 minuti punta il dito sul dischetto. Batte Veloso: Dragowski si lascia ingannare da Veloso che lo infila alla sua sinistra. No, caro Fourneau: hai commesso almeno tre errori. E non sei sicuro delle tue scelte.

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VLAHOVIC – Reagisce la Fiorentina, ma il colpo di testa Vlahovic, su cross di Barreca, è alto sopra la traversa. Quindi contrasto metà campo fra Bonaventura e Ceccherini: l’ex viola va giù e l’arbitro ammonisce Bonaventura. La Fiorentina manovra bene, il Verona si difende rinviando palloni su palloni, alla rinfusa. Ma al 18′ Vlahovic va giù in area, caricato in da Gunter. Rigore netto. Fourneau non ha dubbi: Vlahovic va sul dischetto, spiazza Silvestri e pareggia. Uno a uno. Terzo gol stagionale di Vlahovic: aveva segnato con la Samp in casa (sconfitta viola 1-2) e mercoledì contro il Sassuolo, ancora su rigore. Ora per la Fiorentina dovrebbe essere più semplice perchè il Verona, lo ripeto, marca duro a uomo e si difende a pallonate, ossia con rinvii avventurosi. I nove punti di differenza in classifica, fra viola e scaligeri non si vedono. O meglio: la Fiorentina sembra la formazione nettamente più dotata. Si vede benissimo anche al 26′, quando Di Marco, terzino-mediano considerato talentuoso, dà un pestone a Venuti. E rimedia il giallo. Così come il suo allenatore, Juric, che urla e si sbraccia oltre il consentito. La dimostrazione che il Verona le cerca tutte la si ha, lampante, al 33′, quando Ceccherini si butta in terra e fa la scena, dopo un tocco di Bonaventura. Che viene ammonito. Ma è lo stesso Ceccherini, un attimo dopo, a prendersi il giallo per una gomitata in faccia a Vlahovic. Che dire? Sembra una partita di rugby più che di calcio. Ma più per colpa della squadra di Juric che di quella di Prandelli.

URLA – Il problema delle partite senza pubblico sono le urla belluine dei giocatori appena toccati. Funziona così: quando senti il respiro dell’avversario alle spalle, urli, ti butti in terra e l’arbitro, che novanta su cento non ha visto nulla, fischia la punizione. Il Verona le prova tutte. Il problema della Fiorentina è che, là davanti, non c’è forza di penetrazione. Vlahovic corre e fa a sportellate, ma non è il centravanti che si presenta in area palla al piede. Direi che non c’è quasi mai quando lo servono lì, a centro area. Quattro minuti di recupero. Pochi, considerati i cinque minuti passati al Var a decidere sul rigore, ribadisco molto dubbio, concesso al Verona. Ma forse è un bene: un primo tempo così brutto si vede raramente. Meglio chiuderlo. In avvio di ripresa, Juric toglie Salcedo, visto poco, tranne che sull’azione del dubbio rigore. Entra Colley. Fiorentina in avanti: Bonaventura e Amrabat spingono. La difficoltà è quella di arrivare a tirare in porta. Al 4′ capita una palla buona a Venuti, ma la conclusione è altissima. Nuovo cambio per Juric: fuori Gunter per Magnani.

MILENKOVIC – Al 10′ Verona vicino al gol: punizione da sinistra da Di Marco, pallone a centro area, Barreca si perde Magnani che, a pochi metri dalla porta, la butta fuori. Prandelli cambia: fuori Barreca, Venuti e Bonaventura con Biraghi, Lirola e Callejon. Appena entrato, Biraghi dà la sensazione di essere più padrone della fascia sinistra ma, onestamente, nemmeno così il gioco della Fiorentina diventa decente. E’ invece il Verona, al 22′, che trova una buona ripartenza: Milenkovic lascia andar via Lazovic che entra in area ma esce Dragowski, provvidenziale, a chiudere la porta e deviare. Igor, forse il più attento della difesa viola, butta giù Colley e viene ammonito. Nel Verona entrano Ruegg e Ilic, escono Lazovic e Tameze. Che partita brutta: gioco spezzettato. Con Fourneau fiscale più dell’ Agenzia delle Entrate: cartellino giallo a Vlahovic per trattenuta su Magnani. Juric toglie anche Zaccagni per un ragazzo della Primavera: il 18enne Yeboah. Dopo un tiro di Amrabat deviato da… Vlahovic, riparte il Verona, Ruegg entra in area calcia bene, ma Drago para. Rovesciamento di fronte: punizione di Biraghi, torre di Pezzella, testa di Milenkovic, fuori di pochi centimetri. Ribery ha corso tanto: Prandelli lo sostituisce con Borja Valero. Non basta: finalmente l’allenatore di convince a mandare in campo anche Cutrone per Castrovilli. Può provare a vincerla, la Fiorentina, nonostante le pericolose ripartenze veronesi. Però se non vinci questa… Callejon sembra guardare la partita dal campo. Quattro minuti di recupero. Non bastano per segnare. E la vittoria, per i viola della gestione Prandelli, è ancora rimandata.

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Sandro Bennucci

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