DL Natale: giorni rossi e arancioni, quando serve l’autodichiarazione

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Il premier Giuseppe Conte nella sua confusa esposizione (confuse anche le idee, per la verità) delle misure natalizie, ha dichiarato che in determinate circostanze si esce con l’autocertificazione e molti si sono chiesti quando è necessario portare con sé il documento durante le vacanze di Natale.

Dal 21 dicembre scatta il divieto di spostarsi in altre regioni, e rimane comunque valido il coprifuoco dalle 22 alle 5. Per spostarsi in altri territori o durante la notte, per motivi di salute, lavoro, necessità e urgenza e rientrare a casa, è necessario avere con sé l’autocertificazione.

Natale in zona rossa
Dal 24 al 27 dicembre, dal 31 dicembre al 3 gennaio, e dal 5 al 6 gennaio è possibile spostarsi solo con l’autocertificazione per motivi di lavoro, salute, necessità, come l’assistenza a una persona non autosufficiente, per la quale ci si può muovere una sola persona, con eventuali figli minorenni.

Resta consentito, come si legge nel nuovo decreto pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale, viaggiare per rientrare nella propria residenza, nel proprio domicilio o nell’abitazione che si divide abitualmente con il partner, sempre con l’autocertificazione, ma sempre con l’autocertificazione. Sarà possibile inoltre andare a messa o fare attività motoria.

Italia in zona arancione
Dal 28 al 30 dicembre e il 4 gennaio è vietato uscire dal proprio comune. Per andare in altri comuni, per motivi di lavoro, salute, comprovata necessità e urgenza, è necessario usare l’autocertificazione.

È necessario ricordare che la deroga per i pranzi e le cene delle feste del nuovo decreto pubblicato sulla Gazzetta ufficiale prevede la possibilità di ospitare due persone esterne al nucleo familiare, oltre a eventuali minori di 14 anni e disabili a carico. Queste persone possono spostarsi, anche se vigono i severi divieti giallorossi, per raggiungere congiunti non conviventi una sola volta al giorno e verso una sola abitazione. Nel provvedimento c’è anche la deroga per i piccoli comuni: ci si può spostare da quelli sotto i 5mila abitanti, ma a una distanza massima di 30 chilometri e non per andare nei capoluoghi di provincia.

Il Governo non ha chiarito se in questi casi è necessaria l’autocertificazione, ma, considerate le cervellotiche e prevaricatorie iniziative del governo, crediamo che sicuramente Conte e i suoi scateneranno la caccia al trasgressore, ance se involontario, attraverso i contro li dei 70.000 agenti messi in campo da Lamorgese.

Sul modulo dell’autodichiarazione è possibile motivare lo spostamento, oltre per motivi di lavoro, salute e necessità, anche con la voce altri motivi ammessi dalle vigenti normative ovvero dai predetti decreti, ordinanze e altri provvedimenti che definiscono le misure di prevenzione della diffusione del contagio.

Meglio essere prudenti, vista la frenetica caccia all’untore scatenata dall’Avvocato (molto poco) del popolo e dal suo governo, la sanzione va da 400 a 1.000 euro.

Il modulo di autodichiarazione può essere scaricato dal sito del ministero dell’Interno .

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