Fiorentina-Verona (sabato, ore 15, Sky): per tornare a vincere. Ribery vuole far gol. Formazioni

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Un’altra partita da coltello fra i denti, quella della Fiorentina contro il Verona (sabato, ore 15, diretta su Sky). Una partita da vincere per ritrovare il gusto dei tre punti dopo un’attesa che dura dal sofferto confronto con l’Udinese. Una partita da vincere per ritrovare piena fiducia in se stessi anche in vista del match da giocare non solo con il coltello fra i denti, ma addirittura con lo scafandro, martedì 22 dicembre allo Stadium di torino contro la Juve. E’ bastato il punticino contro il Sassuolo per ridare smalto ed energia alla squadra. Si sottolinea la reazione. Ma diciamolo francamente: non è pensabile una Fiorentina quart’ultima in classifica che brinda per un pareggio casalingo contro una formazione, brava quanto volete, ma con un monte ingaggi assolutamente inferiore a quello dei viola. Stesso ragionamento anche per quanto riguarda il Verona. Brava la squadra di Juric, reduce comunque dalla sconfitta contro la Saampdoria, ma in ogni caso non un team fenomenale. Quindi serve una Fiorentina che ritorni, finalmente, a fare la Fiorentina: con convinzione. In attesa che Commisso si decida a investre sul mercato i soldi ricavati dalla cessione di Chiesa (60 milioni a rate, ma che arriveranno certamente) e ottenuti per il riscatto di Pedro (14 milioni dal Flamengo). Ai quali vanno aggiunti i 16 che non saranno spesi per Cutrone, ormai dato in partenza, forse addirittura a gennaio. Servono almeno una punta e un centrocampista validi e pronti subito.

RIBERY – Su chi si deve puntare? Prandelli conosce il mestiere: io non voglio suggerire le medicine al dottore. Ma è ovvio che mi riserverò di valutare quando leggerò la ricetta. Intanto bisogna far punti contro il Verona. Per non fare la fine del povero Torino, ultimo in classifica alla pari con il Crotone. E pensare che i granata hanno un ottimo portiere (Sirigu) e un grande centravanti (Belotti). La Fiorentina ha di più e deve dimostrarlo sul campo, con convinzione. E senza distrazioni. Prandelli si diverte a fare il tattico (parla di difesa a tre, quando in realtà la fa addirittura a cinque), ma soprattutto deve trovare il modo di far gol: e la strada passa sempre da lui, Franck Ribery, l’unico veramente in grado di fare la differenza, nonostante l’età e i colpi che gli rifilano gli avversari. Ribery ha ottenuto il rigore trasformato da Vlahovic contro il Sassuolo e colpito la traversa: ora vuol fare gol. Servono i suoi gol. In attesa di un centravanti vero, capace, magari, anche di insegnare a Vlahovic come si fa a sfondare le reti.

PRANDELLI – «Contro il Verona ci aspetta una partita complicata, dobbiamo dare continuità alla buona prestazione fatta con il Sassuolo. Voglio ritrovare la stessa energia positiva». Lo ha detto Cesare Prandelli aspettando la sfida contro gli scaligeri. «Mercoledì abbiamo dimostrato che nessuno ci stava a perdere, abbiamo lottato su ogni pallone e altrettanto dovremo fare stavolta – la raccomandazione del tecnico della Fiorentina – Quanto al mercato, le lettere di Babbo Natale le leggeremo insieme più avanti, ora pensiamo al Verona». 24 i convocati, ancora out per infortunio Duncan. Il modulo? Prandelli lascia intendere di aver pensato a una difesa a tre. In realtà è a 4 o addirittura a cinque. Infatti, alla fine, ammette: «Si parla sempre di una fase difensiva, mi ripeto: non mi vergogno di difendere. Contro il Sassuolo ha ritrovato il gol Vlaovic. Il rigore è stata un’assunzione di responsabilità, ha attributi – sottolinea il tecnico – Sono contento di lui, vuole migliorare e sa dove farlo, ma gli serve tempo anche se ha già fatto molto». Su Callejon, che invece stenta a trovare la forma giusta, Prandelli dice: «E’ serio e importante per noi, sta abbastanza bene. Quando Ribery si era fatto male avevo pensato a lui. Non lo vedo quinto, dovesse giocare lui il centrocampo dovrebbe mettersi in modo diverso». Tra le note liete della sfida contro il Sassuolo, la prestazione di Ribery. «Stiamo cercando di farlo diventare ancora più leader, non per avere cento palloni ma per portarlo a darci superiorità numerica – spiega Prandelli – Non deve risolverci problemi ma diventare un punto di riferimento». Infine, parlando dell’avversario di domani pomeriggio, l’allenatore viola usa parole di elogio: «Il Verona preoccupa molte squadre e anche noi. Ha sposato la filosofia dell’allenatore. Ha esuberanza, è una squadra sfacciata e non teme nessuno. Lavora molto fisicamente».

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VERONA – «Se eravamo stanchi contro la Sampdoria? Non e’ stato un problema di calo fisico. Abbiamo dato il massimo, anche se non abbiamo giocato bene. I nostri avversari hanno prevalso su diversi aspetti e, quando sono andati in vantaggio, noi siamo andati in difficolta». Il tecnico del Verona, Ivan Juric, riparte dal ko interno con la Sampdoria per presentare la partita del Franchi. «Quando e se mi aspetto un ulteriore salto di qualità della squadra? L’anno scorso lo abbiamo fatto contro Spal, Lecce e Genoa, a gennaio, dopo la sosta natalizia – ricorda il mister degli scaligeri – E quando abbiamo affrontate queste squadre, abbiamo dominato in tutte le gare. Abbiamo disputato tre partite di livello e lì ho avuto la sensazione che eravamo diventati una squadra tosta. Quando subito dopo abbiamo affrontato i top club, la mia convinzione si e’ consolidata, diventando una certezza, perche’ contro Milan, Lazio e Juve abbiamo giocato da grandi contro le grandi. Non abbiamo preparato questi big-match solo sul pressing, abbiamo prevalso anche sul possesso-palla. Quest’anno è diverso, dobbiamo ancora maturare e crescere molto sul piano del gioco».

Sandro Bennucci

Probabili formazioni

Fiorentina (4-3-3): Dragowski; Venuti, Milenkovic, German Pezzella, Biraghi; Bonaventura, Amrabat, Castrovilli; Kouamè, Vlahovic, Ribery. All. Prandelli

Verona (3-4-2-1): Silvestri; Magnani, Dawidowicz, Lovato; Faraoni, Tameze, Veloso, Dimarco; Lazovic, Zaccagni; Salcedo. All. Juric

Arbitro: Fourneau di Roma

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