Sono quasi trentamila le persone che, nelle ultime 24 ore, hanno contratto il coronavirus in Germania. Lo ha reso noto il Robert Koch Institute (Rki), l’agenzia incaricata dal governo di Berlino di monitorare l’andamento della pandemia in Germania. Con 29.875 nuovi casi confermati, dunque, sale a 1.272.078 il totale delle persone contagiate dal Covid-19 in Germania. E’ inoltre salito a 20.970 morti, 598 in più rispetto a ieri, il totale dei decessi per complicanze del coronavirus. Un flop colossale della politica delle autorità tedesche e in particolare della cancelliera Merkel, che fa il paio con il suo fedele seguace, Giuseppe Conte.
Le misure in atto in Germania per contenere la diffusione del coronavirus verranno prorogate oltre gennaio. Lo ha annunciato il ministro dell’Economia tedesco Peter Altmaier dopo che nel Paese si è registrato un record di 598 morti per complicanze legate al Covid-19 nelle ultime 24 ore. Il lockdown per il Covid-19 verrà esteso, ha dichiarato Altmaier, spiegando che i nuovi picchi di contagi e di morti riconducibili all’infezione potrebbero richiedere misure più rigide e prolungate. Domenica è prevista una nuova riunione tra il governo di Berlino e i leader federali per discutere delle misure in atto ed eventualmente adottarne altre.
Ancora più decise le dichiarazioni del Presidente federale: la situazione è molto seria, ha sottolineato il presidente Frank-Walter Steinmeier, durante un incontro online con i suoi connazionali. «Se –
come accade ora – ogni giorno decine di migliaia di persone si contagiano, e centinaia di persone muoiono, questo significa che i nostri sforzi per contrastare la pandemia devono essere intensificati. Questo sia dal punto di vista delle decisioni politiche, ha affermato, sia a livello personale. Ognuno di noi in questi giorni deve chiedersi: cosa posso fare per evitare che il virus possa diffondersi ulteriormente? Come posso essere ancora più prudente per me e per gli altri?» Il presidente federale tedesco ha detto di comprendere le difficoltà legate alle restrizioni in periodo di feste natalizie. Ma non c’è motivo di rassegnazione, ha aggiunto, ricordando i progressi in direzione di un vaccino.
