Tav Firenze: a gennaio ricominciano i lavori alla Stazione Foster

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Il sottosuolo di Firenze è destinato a diventare un gruviera. Scavi per le nuove tramvie, tunnel sotto la ferrovia fra viale don Minzoni e Viale dei Mille, proprio accanto a quello previsto già per l’Alta Velocità (qualcuno ci ha pensato?), scavi ancora per la stazione Foster e il passante sotterraneo fiorentino.

A gennaio, ci informa Repubblica, si ricomincia a scavare alla stazione Foster. A agosto ripartono i lavori per il tunnel dell’alta velocità. Con qualche ritardo rispetto alle ultime previsioni, fatte subito dopo la creazione della nuova società Infrarail Firenze srl per portare a compimento il nodo fiorentino della Tav. Infrarail è interamente partecipata da Rfi (gruppo Ferrovie dello Stato) ed è subentrata a Nodavia, la controllata dal fallito gruppo Condotte.

Per la Stazione Foster adesso è in corso la revisione esecutiva da parte di Infrarail del progetto del nodo fiorentino, partito nel 1995, ma più volte bloccato dalle inchieste della magistratura fino allo stop dal 2016. Dopo una spesa di 800 milioni e un buco, al posto della stazione, dal Mugnone a via Circondaria.

Il nuovo assetto intermodale della stazione prevede non solo il passaggio e la fermata in sotterranea dei treni veloci, ma anche uno hub dei pullman extraurbani al suo esterno, oltre alla già esistente fermata della tramvia T2 di viale Belfiore e un people mover per la stazione di Santa Maria Novella. Per ora si è puntellato l’intero camerone e fatto un piano, bisogna ancora scavare oltre i sei o sette metri già realizzati sotto il piano terminato per arrivare ai 25 metri sotto, dove fermeranno i treni.
Nell’agosto 2021 inizierà, invece, lo scavo del tunnel a due canne tramite la fresa TBM-EPB S957, che è già sul posto dal 2016. Alcuni operai sono ora al lavoro per rimetterla in condizioni di muoversi, ma si calcola che tra riattivazione della talpa e autorizzazioni, tra cui quelle per le terre di scavo, i lavori di scavo partiranno a agosto.

All’alta velocità fiorentina mancano 9 chilometri circa, di cui oltre 7 in sotterranea con due gallerie a singolo binario tra Campo di Marte e la stazione di Rifredi, via stazione Foster. La fresa partirà dal Campo di Marte per Rifredi e tornerà scavando la canna in senso inverso. Costo dell’intera opera un miliardo e sei, con sei anni di lavori e entrata in funzione nel 2027. Con l’obiettivo, contestato dai numerosi oppositori, di rendere più veloci i collegamenti Roma – Firenze – Milano, ma soprattutto di sgombrare i binari fiorentini, lasciandoli al transito dei treni regionali, adesso rallentati da quelli veloci, e liberando la stazione di Santa Maria Novella.

Quando ancora non erano apparse queste precise informazioni, pubblicate anche sul sito FS info, il Comitato No Tunnel tav, che da sempre si oppone all’opera, aveva pubblicato sul suo sito questo commento: «A distanza di 25 anni dall’inizio della vicenda TAV quel che si può dire con certezza è che riparte il finanziamento di studi di progettazione e imprese di costruzioni; forse questi si stanno rateizzando per i prossimi 25 anni il tesoretto ancora non incassato dopo gli 800 milioni già evaporati? Ancora la politica toscana non è capace di rendersi conto che andare avanti così è un errore e che invece, in pochissimi anni, con risorse molto contenute, si potrebbero aggiungere binari in superficie per potenziare il trasporto regionale e dare finalmente il via ad un servizio di treni suburbani e metropolitani. Comitato No Tunnel TAV Firenze»

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