Prefetto Guidi, ci saranno forze dell’ordine più visibili sul territorio

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Prima conferenza stampa del nuovo prefetto Alessandra Guidi dopo il suo arrivo, ieri, nella nostra città. Le domande dei giornalisti e il quadro tracciato dal prefetto si sono incentrati soprattutto, come naturale, sul tema della sicurezza, visto che il prefetto Guidi viene da oltre quattro anni di esperienza come vicecapo del Dipartimento di Ps.

Dopo un saluto alle istituzioni e ai cittadini il prefetto Guidi ha affermato che profonderà il massimo impegno per traghettare alla normalità un territorio che, come quasi tutti in Italia, si trova in oggettiva, straordinaria difficoltà, votato com’è al turismo, all’arte, alla cultura.

Il primo giorno il prefetto si è confrontato con i colleghi della prefettura, col sindaco e con i rappresentanti delle Forze dell’ordine, oggi ha avuto un cordiale colloquio con il Cardinal Betori, vedrà il Presidente Giani e i rappresentanti della magistratura. In seguito le altre istituzioni, a cominciare dai sindaci con i quali ha intenzione di instaurare un assiduo e proficuo rapporto di collaborazione. Cercherà dunque, nei limiti consentiti dalla situazione attuale, di stare vicina al territorio. Che deve essere accompagnato in un percorso che lo porti verso la normalità con la collaborazione di tutti.

Il problema della sicurezza. dei reati predatori, delle infiltrazioni della criminalità organizzata sono ben presenti al prefetto. Col ritorno alla normalità, secondo Guidi, questi rischi «potrebbero essere amplificati: le condizioni di stress socio-economico, infatti, potrebbero rendere ingravescenti condizioni di fisiologica patologia .Su questo dobbiamo essere in grado di mettere in atto un impegno in grado di preconizzare le misure necessarie affinche’ la ripartenza avvenga in sicurezza». Si cercherà d’intervenire non soltanto con la collaborazione delle istituzioni, ma anche con il coinvolgimento dei corpi intermedi, delle associazioni, del volontariato, che in Toscana è fortemente votato alla solidarietà.

Altro punto fondamentale, la collaborazione fra le forze di polizia e con le polizie locali, una sinergia essenziale per il controllo del territorio e la prevenzione. L’esperienza dei 4 anni nei quali il prefetto ha operato proprio in quel settore sarà utilissima, e a tal proposito Guidi ha ricordato come il Ministero dell’interno negli ultimi anni abbia operato al fine di ripianare gli organici carenti con forze fresche, immettendo via via sul territorio giovani recentemente entrati in servizio con la riapertura di concorsi e reclutamento. L’azione coordinata di tutte queste forze è essenziale, ma ancora di più è fondamentale una loro presenza visibile e fattiva sul territorio, per dare una sensazione di sicurezza e di presenza dello Stato alla cittadinanza e diminuire quell’insicurezza percepita che molti lamentano. Un’azione dinamica dunque, supportata dall’ estesa rete di videosorveglianza, anche privata.

Alla domanda di un collega sulla sua esperienza aretina, e sul presunto intervento dei renziani riferito da alcuni quotidiani, il prefetto ha tenuto ad affermare con forza che la conclusione dell’esperienza di Arezzo, che ricorda con molto piacere, è dovuta esclusivamente a sue esigenze di carattere familiare e personale, che in quel momento imponevano la sua presenza a Roma. E ha ringraziato il Ministero per averLe consentito il rientro e successivamente di operare in un posto prestigioso quale quello di vicecapo della Polizia.

Il problema dello shopping nei giorni delle feste natalizie sarà affrontato a tempo debito quando si saprà in quale fascia sarà inserita la Toscana, e la decisione sarà presa consultando tutte le istituzioni interessate, dopo esame in seno al Comitato provinciale per la sicurezza. Uno è in programma domani 2 dicembre, in vista della possibile entrata della Toscana in zona arancione. Occorre coniugare –
ha detto il prefetto – l’esigenza del rispetto delle regole e quella di non comprimere più di tanto le esigenze degli operatori commerciali. Secondo il neo prefetto di Firenze, «in questa fase dobbiamo lavorare cercando di avere una visione un po’ ‘strabica’: dobbiamo cioè essere capaci di guardare nell’immediato al presente, per traghettare il territorio a una condizione di normalità in sicurezza, e al tempo stesso c’è l’esigenza, già da adesso, di immaginare gli scenari di rischio in una prospettiva di medio termine, e il ritorno alla normalità non può essere lasciato alla libera iniziativa dei singoli cittadini o delle singole categorie, ma deve essere traghettato e accompagnato».

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Per il suo mandato il prefetto farà tesoro delle indicazioni che provengono dal territorio, dalle associazioni, dalle istituzioni, e ha annunciato che vorrà incontrare anche gli organi rappresentativi della stampa, con i quali intende avere proficui rapporti di collaborazione.

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