Bergoglio si schiera sostanzialmente a favore dei progetti di legge volti a sacrificare il diritto di proprietà, e giustifica questa posizione con la dottrina cristiana. «Occorre costruire una nuova giustizia sociale partendo dal presupposto che la tradizione cristiana non ha mai riconosciuto come assoluto e intoccabile il diritto alla proprietà privata e ne ha sempre invece sottolineato la funzione sociale». Lo dice il Papa in una riflessione rivolta ai giudici di America e Africa che si occupano di diritti sociali, ma evidentemente il discorso è diretto alla politica italiana.
«Il diritto di proprietà è un diritto naturale secondario derivato dal diritto che hanno tutti, nato dal destino universale dei beni creati». Per il Papa non c’è giustizia sociale che possa essere fondata sulla disuguaglianza, che implichi la concentrazione della ricchezza.