Dpcm: protesta a Viareggio. In piazza ristoratori, titolari di palestre e scuole di ballo

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Dopo i petardi della notte e il blocco del traffico, stamani, 27 ottobre, nuova manifestazione promossa da commercianti e esercenti a Viareggio contro il Dpcm Covid-19 e la chiusura delle attività. C’erano ristoratori con pentole e sedie, menù sventolati, titolari di palestre, scuole di ballo e danza, tutti uniti, circa 200 persone che hanno chiesto al Governo di rivedere l’orario della chiusura delle loro attività, fissato alle 18, e di allungarlo almeno alle 23.

C’erano striscioni e cartelli su cui si leggeva frasi tipo «Se lavorare non è un diritto, pagare le tasse non è più un dovere» e ancora «Lavoro uguale dignità», «Viareggio c’è, uniti ce la faremo». «Art. 1 l’Italia è una Repubblica fondata sul lavoro, se non lavoriamo noi, non riscuotete voi». In sottofondo le note dell’Inno di Mameli. «Noi siamo italiani – dice un ristoratore fra i manifestanti – ed è per questo, visto che abbiamo investito nella nostre attività e paghiamo regolarmente le tasse, vogliamo essere tutelati. Tanti di noi chiuderanno e tanti perderanno il posto di lavoro. I nostri ristoranti sono sicuri, non si contrae lì il virus».

Ernesto Giusti

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