«Ritengo positivo che il Dpcm abbia teso a tutelare la scuola dell’obbligo e almeno una percentuale delle superiori in presenza e abbia fatto uno sforzo per non chiudere gran parte delle attività di lavoro». Lo dichiara il sindaco di Firenze, Dario Nardella. «Ma preoccupa molto l’impatto economico e psicologico sui settori più colpiti dal provvedimento quali la ristorazione, lo sport, la cultura e lo spettacolo – aggiunge Nardella – Per questi settori il governo sia conseguente con le dichiarazioni di Conte: azioni immediatamente le misure economiche di ristoro senza perdere tempo perché il tempo ora è decisivo. Ristori immediati, al massimo nell’arco di 10 giorni. Lo abbiamo fatto noi sindaci a marzo nel distribuire quasi mezzo miliardo di euro di buoni pasto, quindi se si vuole è possibile»