Fiorentina: Castrovilli (doppietta) salva Iachini. Ma l’Udinese (battuta 3-2) lo fa tremare

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Onora la maglia numero 10, Gaetao Castrovilli, con una squillante doppietta che, unita al bel gol di Castrovilli, permette alla Fiorentina di battere l’Udinese salvando la panchina a Iachini. Però la èartita resta in bilico fino al 95′. Perchè i friulani, andati sotto di due gol, al 7′ della ripresa, segnano nel finale con Okaka e fanno scendere i fantasmi del pareggio sul Franchi. E davanti agli occhi di Iachini. Un pareggio dell’Udinese avrebbe indubbiamente provocato un nuovo scossone. Così, invece, i viola vincono e respirano. Insieme all’allenatore. Che però è atteso, nella settimana che si apre, da due appuntamenti non trascurabili. Il primo, mercoledì 28 ottobre, contro il Padova per la Coppa Italia. I veneti, che proprio oggi sono balzati intesta al girone B di serie C battendoil Sudtirol, sono onestamente alla portata della Fiorentina e non dovrebbero costituire un problema. Ma ricordate la paura che fece, un anno fa, il Monza? Occhio, dunque. Ma certamente sarà un altro esame probante per Iachini la trasferta di domenica primo novembre all’Olimpico contro la Roma. Sicuramente più attrezzata di quest’Udinese traballante in difesa, ma con un centrocampo robusto, dove De Paul, dove un avvio ininfluente, ha saputo caricarsi la squadra sulle spalle arrivando a farle sfiorare l’impresa della rimontona. I meriti della Fiorentina? Aver fatto bene in avvio, fino al gol di Castrovilli. Eppoi essere riuscita a scrollarsi la paura in apertura di secondo tempo, segnando ancora con Castrovilli. I problemi? La difesa, senza Pezzella, uscito per infortunio alla caviglia, balla parecchio. Milenkovic si salva per il secondo gol viola. Ma ha qualche responsabilità sui due gol di Okaka, in particolare sul secondo. Martinez Quarta,entrato al posto di Pezzella, non mi pare ancora pronto. Anche lui fermo sul primo gol di Okaka. C’è chi lo paragona a Roncaglia. Aspettiamo. Amrabat? Iachini insiste nell’impiegarlo in un ruolo non suo. E’ andato meglio nel finale, Sofyan, quando è entrato Pulgar e lui si è potuto liberare. Le punte? Stendo un velo pietoso su tutti e tre. Vlahovic ha lottato, ma senza trovare mai l’occasione per concludere. Cutrone e Kouamè idem. Kouamè ha fatto meglio nei 5′ di recupero, tenendo il pallone. Ma lui deve far gol, non dimentichiamolo. Ultime due annotazioni: la prima per Dragowski, che si lascia scappare la palla pericolosamente di mano nel primo tempo, salvando poi la partita con almeno tre paratone. La seconda per Callejon: ancora corpo estraneo. Mi auguro di rivederlo in una forma migliore. Così come spero che la Fiorentina sappia uscire presto da questo clima prolungato di convaescenza.

FOURNEAU – Mai sentita, in tanti anni di calcio, un’ovazione per l’arbitro prima di una partita. Succede a Fournea di Roma all’annuncio delle formazioni di Firentina-Udinese. I suoi meriti alle orecchie dei mille invitati dalla società viola – soprattutto medici e infermieri anti Covid – sono tre: aver espulso Chiesa in maglia juventina, annullato un gol ai bianconeri e fischiato un rigore, nella stessa partita di Crotone, contro Madama. In tribuna c’è Roberto Mancini, ct azzurro, seduto poco lontani da Rocco Commisso e signora. Iachini presenta stesso modulo e stessa formazione. Conferma Amrabat in regìa davanti alla difesa e schiera dal primo minuto Callejon accanto a Kouamè perchè Ribery è indisponibile e nemmeno in panchina. Sulla panchina dell’Udinese siede Luca Gotti, che era nello staff di Sarri al Chelsea. Pronti via e prende applausi Lirola per una buona discesa che frutta però solo un angolo. Quindi l’ottimo Fourneau grazia Samir che abbatte Callejon e meriterebbe il giallo. Quindi brivisi sulla schiena dei viola per un passaggio avventuroso di Milenkovic e per un’altra respinta dello stesso, un po’ disattento, difensore.

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CASTROVILLI I – Ma passata la paura, la Fiorentina va in vantaggio. Undicesimo minuto: Cross perfetto rasoterra di Biraghi dopo buonissima manovra corale. Poi, da centro area, Castrovilli mette il pallone in porta senza Nicolas possa farci nulla. Nravo Castrovilli. Vantaggio meritato. Però tornano i brividi, forti come convulsioni, al 14′, quando Dragowski si lascia sfuggire dalle mani un pallone facile, che finisce sui piedi di Lasagna, appostato sul secondo palo, che incredibilmente non segna. Che paura!

MILENKOVIC – Ma la Fiorentina non si ferma, non mostra i cedimenti di Cesena, almeno per ora. E al 21′ raddoppia: punizione di Biraghi da sinistra, fuori area. Traversone a destra, in area, per Castrovilli che la mette benissimo sulla testa di Milenkovic appostato davanti alla porta. Il difensore colpisce e segna, dimostrando di essersi ripreso alla grande dalla defaillance iniziale. Il serbo è stimolato dall’Udinese, evidentemente, visto che anche l’anno scorso aveva segnato. Ma dall’altra parte, sotto la curva Fiesole, mentre stavolta ha fatto centro dal lato Ferrovia. Commisso, intribuna, si alza in piedi per applaudire. Forse pensa fra sè di essere stato incisivo, durante la settimana, prima con il richiamo ufficiale a Iachini, poi nella «frustata» alla squadra in teleconferenza. Va aggiunto che l’Udinese non ha una difesa insuperabile. Il centrale, nostra vecchia conoscenza, è De Maio, spesso fuori tempo. E De Paul? L’oggetto del desiderio della Fiorentina si muove, girella a metà campo, ma non incide troppo. Almeno per ora.

QUARTA – Al 36′ Dragowski si riscatta della papera precedente, con una grande uscita, quasi da giocatore di hockey su ghiaccio, su Lasagna. Poco dopo va giù in area Okaka, più che altro si lascia andare. Fourneau è lì e va proseguire. Giustamente. Pochi istanti dopo, esattamente al 38′, finisce la partita di Pezzella. Il capitano non ce la fa proprio: problema alla caviglia. Viene sostituito dal debuttante Martinez Quarta, appena arrivato dal River Plate. Che al 41′ si esibisce in un bell’intervento in scivolata, ma perde l’equilibrio e tocca con il braccio. Punizione giusta. La Fiorentina mostra qualche cedimento. Qualcuno paragona Quarta a Roncaglia, ma penso sia una cattiveria.

OKAKA -Tornano i brividi, sommati a qualche convulsione, al 43′, quando l’Udinese dopo aver sfiorato un’altra volta il gol, riesce a far centro con Okaka. Traversone basso di De Paul, ora sveglio e attivo, Caceres devia il pallone che diventa buono per Okaka, svelto ad arrivare sul pallone e a metterlo di testa in rete. Partita riaperta. Il timore di vedere la fotocopia di Cesena diventa un incubo. Per fortuna finisce il primo tempo. Iachini lascia il campo guardando l’erba del campo. In avvio di ripresa, al Fiorentina prende l’iniziativa: spingono Amrabat e Castrovilli.

CASTROVILLI II – Proprio Castrovilli fa scappare i fantasmi e distende i nervi dei viola. Gaetano la mette dentro, infilando proprio il sette alla sinistra di Nicolas, al 7′. Fraseggia con Biraghi, che dà l’impressione di perdere il pallone, ma insiste, lo riconuista nello spazio breve, poco entro l’area friulana, serve di nuovo Castrovilli che sfodera un sinistro da campione, che il portiere vede solo quando è alle sue spalle. Un gol provvidenziale, mi pare di poter dire. Ma onestamente riconosco che la Fiorentina, dopo l’intervallo, ha cambiato passo. L’Udinese tuttavia non molla. De Paul sale in cattedra e spinge la squadra. Il centrocampo viola vacilla. Al 16′ solo una gran parata di Dragowski impedisce ai friulani di accorciare. Cross di De Paul per Okaka, Quarta se lo perde, e l’attaccante bianconero colpisce bene al volo. Ma Dragowski, ripeto, devia in angolo con un gran colpo di reni. Bravo Bartolomeo!

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DRAGOWSKI – Doppia sostituzione di Iachini al 20′ sostituisce Vlahovic e Callejon con Kouamè e Cutrone- Che dire di Callejon? Un po’ estraneo dalla manovra viola. Qualche buon movimento iniziale, poi si è perso. Deve ambientarsi? Diciamo pure così. Non credo di potergli dare più di 5,5, pur con tutta la comprensione. Tre sostituzioni, finora, per l’Udinese: escono Ouwejan, Arslan e Lasagna. Entrano Pussetto, Walace e Deulofeu. Proprio Deulofeu impegna Dragowski, al 27′, in un’altra gran parata. Il portiere meriterebbe un bel sette in pagelle. Gli darò 6,5 per via della papera clamorosa del primo tempo. Altre sostituzioni: Bonaventura esce fra gli applausi sostituito da Pulgar (così si sgancia Amrabat). Esce anche Lirola ed entra Venuti. E lasciatmelo dire: appena libero dal ruolo di regìa, Amrabat fa le due cose migliori della sua partita. Prima recupera un bel pallone sulla fascia sinistra, poi sbilancia la retroguardia udinese innescando Cutrone. Che però viene anticipato. Ma Amrabat (vero Iachini?) non può essere relegato davanti alla difesa.

De Maio merita l’ammonizione er aver brutalizzato Kouamè. Ma la Fiorentina non riesce a stare tranquilla. Così, all’86’, cross di Forestieri da sinistra, Okaka, ancora una volta non adeguatamente contrastato, ci arriva bene di testa e la mette dentro per il pericolosissimo 3-2. Senza Pezzella, la difesa viola balla. I cinque minuti di recupero rievocano fantasmi e paure. Si gioca sui nervi. De Paul fa il fenomeno, imitato da Delofeu. Mentre Venuti fa vedere tutti i suoi limiti. La Fiorentina cerca di tenere il pallone. Kouamè guadagna due furbe rimesse laterali. Poi il fischio finale. Una liberazione.

Sandro Bennucci

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