Bozza dpcm: il governo insiste su divieti e chiusure, disordini a Roma allo scattare del coprifuoco

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Al termine della riunione tra il premier Giuseppe Conte, i capi delegazione e il ministro Francesco Boccia, il Governo resta fermo sulla misura che obbliga la chiusura di ristoranti, bar, gelaterie e pasticcerie alle ore 18 nei giorni feriali. Non cambia dunque linea su una delle misure del prossimo dpcm più contestate dalle regioni. E’ invece possibile che il Governo consenta ai ristoranti di restare aperti la domenica a pranzo.

Continuano le proteste, disordini durante la protesta in Piazza del Popolo al centro di Roma. Alla mezzanotte, con lo scattare del coprifuoco, quando gli è stato intimato di andar via i manifestanti hanno lanciato petardi e fumogeni contro le forze dell’ordine. C’è stata una carica di alleggerimento e i manifestanti si sono dispersi verso piazzale Flaminio. Incendiati anche alcuni cassonetti. Secondo quanto si è appreso da fonti di polizia, ci sarebbe qualche fermato.

Da ulteriori indiscrezioni sembra che il Governo voglia anche disporre la chiusura delle piazze alle 21: «Delle strade o piazze nei centri urbani, dove si possono creare situazioni di assembramento, può essere disposta la chiusura al pubblico, dopo le ore 21,00, fatta salva la possibilità di accesso, e deflusso, agli esercizi commerciali legittimamente aperti e alle abitazioni private».

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