Fiorentina butta via la vittoria: Spezia rimonta due gol (2-2). Pezzella: gran gol e infortunio

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Butta via due punti, la Fiorentina a Cesena contro lo Spezia. Vanno in vantaggio di due gol dopo quattro minuti, i viola, con splendidi gol di Pezzella e Biraghi. Poi s’incartano e sbagliano tutto. Anche perchè Iachini non osa quando dovrebbe. Lo Spezia, sollecitato da un bravo allenatore come Italiano, accorcia le distanze nel finale di primo tempo con Verde, che approfitta di un liscio clamoroso di Caceres. E pareggia, la squadra ligure, al 35′ della ripresa con un preciso diagonale di Farias. Incredibile! La partita sembra un filmaccio, di quelli che non finiscono bene. E che poteva addirittura finire peggio se N’Zola, il talentuoso francese di origini angolane, non avesse mancato la porta di millimetri a pochi istanti dalla fine. No, così non va bene. Può succedere che la Fiorentina venga rimontata e battuta dall’Inter a San Siro, ma non è accettabile che lo stessomfilmaccio possa essere rivisto e subito a Cesena contro lo Spezia. Non si può sprecare la fortuna di segnare due gol in quattro minuti e darle un calcio con un atteggiamento rinunciatario e con una formazione sbagliata. Sbagliata dove? Soprattutto nell’aver fatto giocare, ancora una volta, Amrabat davanti alla difesa, tarpandogli le ali e rinunciando alla sua capacità propulsiva. Solo alla fine, Iachini ha mandato in campo Pulgar, liberando l’ex veronese. Sbagliato anche non inserire Callejon dall’inizio. Lirola non è, e non può essere Chiesa. Così come sono state insufficienti tutte e tre le punte: Vlahovic, legnoso e poco mobile; Cutrone, che gli è subentrato, non ha saputo sfruttare quei due-tre palloni che avrebbero potuto far male allo Spezia. Kouamè ha giocato troppo poco, ma la valutazione non cambia. Agile e fragile. Complimenti, invece, a Pezzella alla centesima presenza in serie A: gol magistrale il suo. E bello il gesto subito dopo: il bacio alla fascia di capitano di Davide Astori. Che Germn onora. Bravo anche Biraghi a sfruttare la sua occasione, raddoppiando dopo quattro minuti. Spezia kappaò. Partita vinta. Ora Iachini è realmente in graticola. Non posso far altro che dargli 4,5. Sperando che sappia riscattarsi contro l’Udinese. Una Fiorentina a 4 punti dopo 4 partite non è accettabile. Credo che anche Commisso ne sia consapevole. E abbia rivisto, mentalmente, il filmaccio di questa partita lascindo lo stadio Manuzzi di Cesena. Settimana dura, la prossima, per Iachini.

PEZZELLA I – Il tempo di prendere nota delle formazioni, con una Fiorentina in formato classico (3-5-2) e Vlahovic davanti al posto di Kouamè. Spezia con alcuni esordienti (Provedel fra i pali, quindi Deiola e Acampora in mediana) e senza i giocatori più blasonati, e i viola, in maglia rossa, colpiscono subito due volte. Al 2′ minuto Fiorentina subito avanti con Pezzella che, di testa, mette all’incricio dei pali un perfetto cross dalla bandierina di Amrabat. German festeggia così la sua centesima presenza in serie A, ed esulta alzando e baciando la fascia di capitano di Davide Astori. Per dire: io questa fascia la onoro così. Passano altri due minuti e la Fiorentina raddoppia: Vlahovic gestisce bene un pallone e manda Lirola sul fondo, traversone in area,dove arriva Biraghi, a fari spenti, pronto a metterlo dentro. Due a zero. Iachini, consapevole della sfida che sta lanciando un po’ a tutti, maschera l’entusiasmo inviando i suoi alla calma e a metterci la testa.

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IACHINI – Lo Spezia, giovane e inesperto della massima serie, sembra il pugile che ha preso due uppercut al mento. I viola gestiscono la partita con autorità. E al 17′, su ingenua respinta di pugno di Provedel, Milenkovic potrebbe fare tris, se solo ci credesse un po’ di più. Invece la sua conclisione, davanti al portiere, è molle. Dovrebbe insistere, a questo punto la Fiorentina. Invece si ferma, lascia rifiatare lo Spezia. E secondo me sbaglia. Non vorrei sembrare ingeneroso, ma Iachini dee abbandonare la sua mentalità sparagnina, legata al risultato. Ora che allena forse la squadra più forte della sua carriera di allenatore, deve cambiare: osare di più, almeno in alcune partite. Infatti lo Spezia prende coraggio e al 28′ Ricci ha il primo vero pallone per concludere a rete: che però finisce alto e lontani dai pali di Dragowski. Ma non bisogna allentare la tensione. Il giovane Piccoli cerca d’infilarsi fra le maglie della difesa viola. Ha classe e spirito d’iniziativa. Viceversa, appare legnoso e poco mobile Vlahovic.

VERDE – Sì, concede troppo la Fiorentina. Ricci, Bastoni e Verde manovrano e cercano il momento giusto per battere a rete. Fortuna che, finalmente, nella difesa della Fiorentina c’è Pezzella a mettere ordine. Con Ceccherini mi sarebbero venuti brividi sulla schiena. Che poi diventano bubboni veri al 39′, quando Caceres buca lancio di Terzi per Verde che raccoglie alle spalle del difensore viola, scatta in area e, con il sinistro, infila Dragowski. Invocano il fuorigioco i difensori della Fiorentina. Invano. Gol confermato da Manganiello. Del resto, il tocco maldestro di Caceres aveva rimesso in gioco Verde. Ma perchè subire un gol così?. Riparte, la Fiorentina. Al 43′ Castrovilli potrebbe battere a rete ma non risce. Arriva Lirola: murato da Sala. Fiorentina in ripartenza, Castrovilli viene buttato giù da Deiola. Giustamente ammonito. Finisce il primo tempo e mi viene spontanea una domanda: oerchè questa Fiorentina deve mostrarsi vulnerabile poco prima del riposo? Sarebbe bastato andare negli spogliatoi con due goldi vantaggio per aver messo, per così dire, in ghiaccio la partita.

CASTROVILLI – Nessun cambio in avvio di ripresa. Giostra a metà campo, Amrabat, ma si vede che è costretto in ruolo, quello davanti alla difesa, che non è il suo. Rnderebbe molto di più, io credo, se liberato in fase propulsiva. Così come non funziona, almeno in questa partita, Lirola nel ruolo che fu di Chiesa. Lì ci vuole uno capace di spingere e tirare in porta. Perchè tarda l’inserimento di Callejon, che io avrei mandato in campo fin dall’inizio? E’ Italiano, allenaore delloSpezia, a fare il primo cambio: fuori Piccoli, in campo N’Zola. Ribery si muove con la consueta classe, ma è macatissimo. Non è invece al suo posto Vlahovic: quando Lirola lo cerca, fatalmente non lo trova. Al 15′ numero di Ribery, lasciato solo, se ne va in campo aperto, semina tutti, ma viene bloccato quando sta per entrare in area. Intervento al limite del regolamento, ma corretto. Che cosa è mancato? Vlahovic al suo posto, dove avrebbe dovuto aspettare il pallone per tirare. Poco dopo, due occasionissime per i viola: la prima la spreca malamente Castrovilli, imbeccato da Lirola. Poi è Vlahovic che non trova la porta (ma ce l’ha ilnavigatore?) su suggerimento di Ribery.

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PEZZELLA II – Italiano fa altri due cambi: fuori Deiola e Verde, entrano Farias e Agudelo, fresca conoscenza viola. La fascia destra dello Spezia è tutta nuova. Quindi Bonaventura si prende il giallo per proteste, se vogliamo inutili. Fiorentina sbadata. Che rischia moltissimo al 23′ per una gran giocata di N’Zola che ruba il tempo a Pezzella e libera Farias a sinistra, che sfiora l’incrocio dei pali. Ma perchè Iachini non cambia nulla? Inserire Callejon, per esempio, non servirebbe a creare più problemi allo Spezia e costringerlo ad essere meno aggressivo? Ma a questo punto la partita si complica. Pezzella è costretto a uscire, forse per un risentimento muscolare. Entra Igor. E la fascia di capitano va sul braccio di Ribery. Fuori anche Vlahovic per Cutrone. Questo è un cambio che mi trova d’accordo. Purtroppo, Cutrone spreca un’occasione on ripartenza: il suo crossal centro è solo un passaggio a Provedel.

FARIAS – La frittata arriva al 30′: batti e ribatti affannoso della difesa viola, messa sotto pressione da una giocata di N’Zola. Arriva Farias in diagonale ch idovina l’angolo a sinistra di Dragowski. Pareggio incredibille! Rocco Commisso, in tribuna, si morde nervosamente le mani. Iachini si rende conto della situazione: prova, tardivamente, a cambiare gioatori e modulo. Entra Callejon ed esce Bonaventura. E va in campo anche Pulgar al posto di Castrovilli. L’intenzione? Quella di liberare Amrabat e mandarlo avanti. Ma perchè solo ora? Il problema è che stenta a ritrovarsi, la Fiorentina. Ci vuole qualche minuto, ai viola per riprendere l’iniziativa. Poi Lirola si deve sacrificare, e prendersi il giallo, per bloccare una ripartenza di Agudelo. Poco dopo nuovo cambio perIachini: fuori Ribery per Kouamè. Franck sembrava affaticato, ma senza lui come faro, la Fiorentina perde parecchio. Lo Spezia resta in dieci: perde Ricci, che si accascia sul pallone e non ce la fa a riprendere il gioco. Amrabat si fa vedere in fase propositiva. Ma Cutrone non sfrutta il suo lancio. Cinque minuti di recupero. Crampi per Acampora. Che stringe i denti e resta in campo. Al 47′ Agudelo ci prova, ma è N’Zola che disorienta la difesa viola e la mette fuori di pochi centimetri. Ripartenza viola: Callejon ha la palla della vittoria, ma Provedel, in uscita, gliela toglie. Peccato. Fiorentina: due punti buttati.

Sandro Bennucci

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