Luca Palamara è stato radiato dall’ordine giudiziario. La condanna della Sezione disciplinare del Consiglio superiore della magistratura mette fine – per ora, in attesa dei ricorsi che certamente ci saranno, fino alla Corte europea dei diritti dell’uomo ha già annunciato il suo difensore – a una carriera che nell’ultimo decennio aveva portato il cinquantunenne ex componente del Csm ed ex presidente dell’Associazione nazionale magistrati a diventare una delle toghe più famose d’Italia. E più potenti, stando a quanto emerso dalle indagini penali e disciplinari che hanno finito per travolgerlo. La sanzione massima prevista dalla legge è stata inflitta al termine di una camera di consiglio durata due ore e mezzo, e a conclusione di un procedimento celebrato a tappe forzate.