Bekaert: lavoratori scrivono a Giani, abbiamo ormai solo tre mesi di vita

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«Caro Presidente, siamo un gruppo di 100 lavoratori ancora in forza alla Bekaert di Figline Valdarno. Ci ha fatto piacere che nel primo giorno dopo le elezioni lei abbia deciso di visitare la cristalleria di Colle Val d’Elsa, che versa in una situazione difficile. E’ un segno di attenzione al mondo del lavoro che abbiamo molto apprezzato. Vorremmo in questo senso ricordarle che la nostra realtà ha ormai solo tre mesi di vita: il 5 Gennaio prossimo infatti terminerà anche la proroga-Covid della nostra cassa integrazione che riguarda al momento 178 persone».

Inizia così la lettera che i lavoratori della Bekaerti, la fabbrica di Figline Valdarno specializzata nelle la produzione di steel cord la corda metallica per pneumatici, in attesa di un nuovo acquirente, ha scritto al neo presidente della Regione Toscana Eugenio Giani. I lavoratori chiedono a Giani di «impegnarsi da subito, appena insediato, per risolvere questa cruciale vertenza che si trascina ormai dal 22 Giugno 2018 e che ha sempre visto un ruolo attivo della Regione e del presidente Rossi, che per questo vogliamo ringraziare. Con l’occasione le vogliamo ribadire che l’unica soluzione possibile per una realtà come la nostra, che conosciamo profondamente e da dentro, è quella di essere rilevati da un soggetto industriale, che conosca bene il prodotto e il mercato e che possa avviare partnership con fornitori della materia prima necessaria, ovvero l’acciaio. E’ in questo senso che non ci pare percorribile, come abbiamo avuto modo di dire più volte, la strada della cooperativa, che si poggia su un’idea nobile, ma su basi industriali molto deboli e che dunque rischia di naufragare in poco tempo in un mercato di questo tipo. Impiegare in questa prospettiva incerta tutte le risorse della nostra Naspi, ci pare un azzardo che, pensando alle nostre famiglie e al loro futuro, non possiamo rischiare», concludono i lavoratori.

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