Fiorentina beffata a San Siro: l’Inter vince 4-3. Non basta un Ribery stellare. Pagelle

Share on FacebookShare on Google+Tweet about this on TwitterPrint this pageEmail this to someone

La faccia di Rocco Commisso è lo specchio della partita. Che la Fiorentina avrebbe potuto vincere anche largamente e che, invece, ha perso subendo il quarto gol al 44′. Non è bastata una straordinaria prestazione di Franck Ribery, campione stellare, capace di far inchinare al suo talento anche i mille tifosi interisti di San Siro. L’Inter è fortissima, ma la Fiorentina l’ha tenuta in scacco fino in fondo. Perdendo soprattutto per tre motivi. Primo: una volta in vantaggio con Kouamè dopo tre minuti, avrebbe potuto raddoppiare e addirittura triplicare con lo stesso attaccante. Che è agile ma fragile e non potente in area di rigore. Inutile girarci intorno: la punta da 15-20 gol manca. E nemmeno Vlahovic può essere lo stoccatore: nel finale, imbeccato magistralmente da Ribery, ha sbagliato clamorosamente la palla del possibilissimo 2-4. E’ lì che la Fiorentina ha perso la partita. Il secondo motivo è la macanza di un difensore di rincalzo all’altezza dei titolari: Ceccherini (mi fa tornare in mente Tomovic) ci mette buona volontà, ma non è all’altezza della Fiorentina. Sua l’autorete che, dopo il pareggio di Lautaro Martinez nel finale del primo tempo (e dopo che Calvarese ha prima concesso poi annullato un rigore all’Inter su richiamo del Var) ha permesso all’Inter di andare in vantaggio 2-1. Poi i viola hanno segnato ribaltato la situazione: grandissima giocata di Ribery per Castrovilli e il gol del 2-2. Subito dopo nuovo ribaltone: ancora magico Ribery per Chiesa e Fiorentina in vantaggio. Quindi il terzo motivo dlla sconfitta: i cambi sbagliati da Iachini, allenatore volenteroso, ma non in grado di vincere a San Siro. Beppe ha tolto giustamente Ribery, probabilmente spompato, ma non doveva levare Chiesa e Bonaventura. L’innesto di Borja Valero non ha dato il risultato sperato. In quel momento ci voleva la sciabola, non il fioretto. Meglio mandare in campo Duncan, a far legna. Aggiungo che Amrabat non mi è dispiaciuto, soprattutto perchè gioca fuori ruolo. Lì ci vorrebbe un regista vero. Lui mi auguro che cresca in questa Fiorentina. Morale? Non me ne importa nulla degli elogi dei colleghi di Milano e degli incensi dei commentatori televisivi. Questa sconfitta brucia, fa male. La Fiorentina non doveva perdere così. Mi auguro che la faccia di Rocco Commisso a fine partita sia foriera di scelte giuste da fare in settimane: soprattutto quella di prendere l’attaccante da 15-20 gol. E’ uno sforzo indispensabile. E se, insieme, arrvasse anche un difensore di livello, la Fiorentina potrebbe guardare avanti con grande ottimismo. Perchè potrebbe diventare una squadra quasi completa. In grado di puntare davvero ai primi posti della classifica.

KOUAME’ – Mille tifosi nerazzurri a San Siro invitati dalla società. In tribuna Rocco Commisso e famiglia. Il figlio Joseph ha portato anche la fidanzata. Iachini deve fare a meno di Pezzella: gioca di nuovo Ceccherini, e qualche fremito lo abbiamo scrivendo le formazioni. A metà campo, invece, scelta tecnica: fuori Duncan in campo Bonaventura. AntonioConte ha lo squadrone che voleva: c’è Kolarov, ex Roma, in più rispetto alla stagione passata. Minuto di raccoglimento per l’assassinio dell’arbitro leccese De Santis. L’Inter parte in avanti ma al 3′, incredibilmente, la Fiorentina passa in vantaggio. I viola recuperano un pallone sulla destra, scambio Chiesa-Ribery che porta il pallone nell’area nerazzurra, cross a sinistra per Biraghi, traversone al centro, Kouamè la stoppa sul petto, accanto c’è Bonaventura che gliela restituisce e Christian, indisturbato, la mette dentro. Fantastico! Con un po’ di colpa degli interisti: Erksen ha perso malamente il pallone e Handanovic è uscito male.

Leggi anche:   Firenze, Fortezza da Basso: apre MIDA 2024, la Mostra Internazionale dell’Artigianato

RIBERY – L’Inter schiuma rabbia. E ne fa le spese Ribery che viene brutalizzato da Barella. Cartellino giallo per il nerazzurro, ma Franck deve ricorrere alle cure del medico. Però non è nulla: rientra in campo e propizia un’altra straordinaria occasione da gol per la Fiorentina: Biraghi, da ottima posizione, la manda fuori. L’Inter è smarrita. Conte non crede ai suoi occhi. Ma io, molto modestamente, avevo predetto una buona partenza viola, grazie al centrocampo corroborato da Amrabat. Rischio per i viola al 14′: cross di Barella da destra per Brozovic, Ceccherini se lo perde, ma il nerazzurro arriva solo a sfiorare il pallone. Ripartenza viola e grandissima giocata di Ribery che libera Kouamè, solo davanti ad Handanovic che esce bene e lo mura. Ma che occasione sprecata! Kouamè agile ma fragile.

CALVARESE – Al 18′ la Fiorentina rischia grossissimo. Lautaro si libera in area servito da Lukaku, Caceres lo affronta e gli toglie il pallone con la punta del piede, praticamente senza sfiorarlo. Lautaro va giù. Calvarese fischia il rigore subito. Caceres si arrabbia, protesta e viene ammonito. Ma il Var consiglia l’arbitro di andare a rivedere l’azione al monitor. Calvarese, onestamente, ammette i suoi errori: annulla il rigore e toglie l’ammonizione a Caceres, che ringrazia. La Fiorentina respira: c’è giustizia anche a San Siro. E al 24′ nuova chance per i viola: Milenkovic svetta su tutti nell’area nerazzurra e impatta bene di testa, ma il pallone va poco oltre la traversa. Contropiede Inter e Chiesa salva in extremis, deviando pericolosamente, ma in maniera provvidenziale, in angolo.

LAUTARO – Devo elogiare Chiesa che si sacrifica, stando basso sulla destra, per dare una mano alla difesa. E non sono sorpreso dal senso di posizione di Amrabat, preziosissimo nel fare filtro davanti all’area della Fiorentina. Mette il piede al momento giusto, aiutando i difensori, alle prese con tre clienti difficilissimi come Eriksen, Lukaku e Lautaro Martinez. Il punto debole? Ceccherini. Che al 32′ scaraventa giù Lautaro con un intervento da terzino di serie C e si prende l’ammonizione. Anche Borja Valero, in panchina, cuote la testa per l’entrata del compagno. Quindi è Caceres che prende una botta da Lukaku non vista dall’arbitro. Iachini protesta con il quarto uomo, ma non ci sono provvedimenti per l’attaccante dell’Inter. Quindi, al 36′, grande respinta di Dragowski che anticipa Young appostato in area viola. Ma è di nuovo la Fiorentina a recriminare: al 40′, dopo un paio d’interventi impeccabili di Milenkovic (il Milan se lo starà mangiando con gli occhi), bella manovra corale della Fiorentina: ispiratori Amrabat e Ribery, con Bonaventura che libera Kouamè in area. Il ragazzo, agile ma fragile, si fa anticipare da Young al momento di battere a rete. E qui insisto: Kouamè è bravo ma non ha la potenza del bomber di razza. Se lo fosse stato, la Fiorentina potrebbe andare al riposo con tre gol di vantaggio. E non esagero. Invece i viola pagano cara un’incredibile ingenuità. In pieno recupero orchestrano una grande azione nell’area nerazzurra, ma al momento di concludere è Ribery che tenta un improbabile colpo di tacco regalando il pallone all’Inter. Ripartenza rapidissima, difesa viola sbilanciata e Lautaro sfoderando il suo straordinario senso del gol calcia al volo e batte Dragowski. Peccato davvero. La Fiorentina ha tenuto benissimo il campo nel primo tempo e avrebbe meritato di chiudere in vantaggio. Ma gli sbagli si pagano Anche se a commettere l’errore decisivo è un campione come Ribery.

Leggi anche:   Elezioni Europee 2024: Schlein capolista Pd al centro e nelle Isole. Candidati anche Nardella e Mazzeo

CECCHERINI– In avvio di ripresa, Fiorentina subito pericolosa: Kouamè anticipato in angolo da Bastoni. L’Inter cerca di rallentare il gioco ma, al tempo stesso, d’imporre il tasso di lasse dei suoi giocatori e la loro esperienza. La Fiorentina resiste e riparte, ma quando tenta di alzarsi non può contare su Kouamè che viene puntualmente annullato da Bastoni. E l’Inter schiaccia i viola e trova fortunosamente il 2-1: all’8′ Lautaro combatte con Amrabat al limite sinistro dell’area mette il pallone in mezzo, Ceccherini intercetta col destro e, con l’imperizia del difensore da serie C, tocca maldestramente e batte il suo portiere, Dragowski, messo fuori causa. Ecco la frittatona. Inter in vantaggio,

CHIESA – Ma la Fiorentina, fortunatamente, non si arrende. E trova il pareggio al 13′: azione fantastica, partita dal piede vellutato di Castrovilli, portata avanti con grande maestria da Ribery, che gestisce benissimo il pallone e serve l’inserimento in area di Castrovilli che indovina un diagonale micidiale e infila Handanovic. Iachini si gode il momentaneo pareggio ordina i cambi: Vlahovic, giustamente, i campo al posto di Kouamè e Borja Valero al posto di Bonaventura per dare più copertura alla difesa. E magicamente il risultato si ribalta. Ancora per merito di quell’inarrivabile campione che è Franck Ribery: il quale taglia il campo con un passaggio filtrante, trova Chiesa che arriva da dietro e supera Handanovic con un tocco sotto porta. Bravo Chiesa, ma il gol, al 50%, è da attribuire alla magià di Ribery.

VLAHOVIC – Fioccano le sostituzioni: Iachini toglie Chiesa per Lirola, mentre Conte manda in campo Hakimi e Sensi per Eriksen e Young. L’Inter preme. Lukaku sbaglia un paio di conclusioni. Al 28′ splendida risposta di Dragowski su conclusione di Barella. Conte è livido: le prova tutte. Butta dentro Vidal e Nainngolan, i suoi assi nella manica, togliendo Brozovic e Barella. E’ dura, in questo momento, per la Fiorentina. Ma i viola tengono la palla: Borja Valero s’impone in cabina di regìa e fa salire la squadra. Buoni un aio di spunti di Lirola e Vlahovic, che però non è preciso quando va al tiro. Conte non si capacita e tenta l’ultima carta: Sanchez al posto di Perisic. Inter a tre punte e a trazione anteriore con tutte quelle mezzeali. Ma i viola reggono e ripartono: al 35′ Ribery compie l’ennesimo miracolo. Apre su Vlahovic, solo in area. La conclusione è un tiraccio maldestro fuori. Mi ripeto: con una punta vera, la Fiorentina avrebbe già messo la vittoria al sicuro.

RIBALTONE – Iachini si rende conto che Ribery, stellare, ha ormai finito la benzina. Lo toglie e fa entrare Cutrone, la sua terza punta. Applausi a scena aperta, standing ovation, per Ribery anche da parte dei mille tifosi interisti. Che riconoscono il valore del campione, capace di sfoderare una partita straordinaria. E l’Inter ne approfitta per pareggiare: Hakimi va via a destra, la mette al centro per Lukaku che pareggia. Non basta. Pochi istanti dopo il risultato si ribalta ancora. Difesa viola in bambola: al 44′ D’Ambrosio la mette dentro. Quattro a tre. Fa male, questo risultato. E’ ingiusto per quello che si è visto e che la Fiorentina ha fatto. Ma le ingenuità si pagano. A carissimo prezzo. Anche Iachini, purtroppo, ci ha messo del suo in questa sconfitta. Cambi sbagliati. Non c’è dubbio. Ma cerchiamo di pensare al meglio che abbiamo visto a San Siro. Per ripartire tentando di battere la Samp, venerdì al Franchi.

Leggi anche:   Maltempo in Toscana: nevica sopra i 900 metri. Manto già alto all'Abetone, Amiata, Pratomagno

Sandro Bennucci

Calendario Tweet

aprile 2024
L M M G V S D
« Mar    
1234567
891011121314
15161718192021
22232425262728
2930