Eugenio Giani, candidato presidente per la Toscana del centrosinistra a Firenze, è arrivato in Piazza Santissima Annunziata. Ad accoglierlo tra gli altri il sindaco di Firenze Dario Nardella ed il governatore uscente Enrico Rossi
NARDELLA – «Il desiderio del centrodestra è distruggere quanto costruito finora. Quando c’è il popolo toscano è chiaro che la sfida è vera. E quindi non siamo sorpresi di questa aggressività ma risponderemo con grande forza tranquilla, pacata, serena e non quella violenta a cui abbiamo assistito finora. Facciamo vincere questa Toscana libera, antifascista e democratica. I nostri avversari sono lupi travestiti da agnelli perché il loro vero volto è quello dell’intolleranza, dell’insulto specie verso le nostre candidate donne. La nostra forza è fatta di civiltà, come disse Dante ‘fatti non foste per vivere come bruti, ma per seguire virtute e conoscenza’. Questa è la terra della virtù e della conoscenza e non permetteremo a nessuno di toglierci tutto questo». Lo ha detto il sindaco di Firenze Dario Nardella a margine del comizio di Eugenio Giani, candidato presidente per la Toscana del centrosinistra.
BONAFE’ – «Aspettiamo il resoconto delle urne ma conottimismo. Siamo ottimisti, perché crediamo che i cittadini abbiano ben capito quale sia la posta in gioco. Da una parte chi vuole migliora questo modello, dall’altra chi vuole semplicemente soprattutto per la sanità, modelli diversi». Lo ha detto Simona Bonafè, eurodeputato del Pd
RENZI – Renzi non era presente alla manifestazione, ma ha fatto sentire la sua voce: «La Toscana ha gestito l’emergenza Coronavirus molto meglio di altre regioni. Salvini e Ceccardi dicono che bisogna copiare dalla Lombardia. Io dico: ha fatto meglio la regione Toscana con Stefania Saccardi che la giunta leghista con il governatore Fontana», ha detto ai microfoni di Radio Toscana il senatore di ‘Italia viva’ Matteo Renzi. «Quindi -ha aggiunto – per me meglio il modello della sanita’ pubblica toscana che le polizze assicurative private di altre regioni leghiste».
ROSSI – «Se dovesse vincere la Lega gli interessi della sanità privata finirebbero per incombere, come l’interesse sugli inceneritori, con i milanesi che vogliono venire ad occupare la Toscana. Bisogna votare Giani per ragioni ideali, per una storia, una cultura, un sentimento ma anche per convenienza». Lo ha detto Enrico Rossi, governatore della Toscana intervenendo al comizio per Eugenio Giani, candidato presidente per la Toscana del centrosinistra.
«C’è un pericolo per sanità, per ambiente; c’è un pericolo che la Toscana rompa i rapporti con l’Europa. Infine io insinuo un altro dubbio – prosegue – Ci siamo qualificati come regione attrattiva di investimenti, io sento malumore tra gli amministratori delegati delle società. Non è scontato che in Toscana si continui ad investire come prima e che sia anche la regione dello sviluppo e della ricerca». E aggiunge: «Io penso che si vincerà sicuramente.
Non abbiamo paura di nulla. Perché alle spalle abbiamo una cultura, un sentimento», e ha concluso invitando tutte le forze politiche di sinistra a dare la preferenza a Giani per rafforzare l’unico candidato che può fermare la destra estrema»-
GIANI – «Quello di domenica e lunedi’ e’ un bivio decisivo. Molto piu’ importante di quanto ci viene narrato. Ed e’un bivio che riguarda la sanita’, la cultura, l’economia e che ci porta a essere un modello Toscana, una regione attrattiva,conosciuta in tutto il mondo», ha detto Eugenio Giani durante l’evento di chiusura della campagna elettorale inpiazza Santissima Annunziata, dove sono presenti centinaia di persone. «Da sempre siamo un punto diriferimento grazie ai nostri prodotti, alla manifattura, al turismo, ai servizi e a un modello di sanita’ universale, altroche quella lumbard. La Toscana e’ la regione dei distretti che hanno portato lavoro: il tessile a Prato, la moda a Scandicci e nella Piana, la carta tra Porcari, Capannori e Lucca, il marmo a Carrara, la meccanica nel senese, la tecnologia nell’empolese. Un sistema di produzione ammirato e invidiato da tutti. Insomma, la Toscana nel suo presente e nel suo futuro riesce e riuscira’ a essere sempre un punto di riferimento. Questa Toscana domenica e lunedi’ deve scegliere se continuare su questo modello o se invece imboccare la strada del pessimismo cosmico di Matteo Salvini, della picconatura, di chi dice di no al Mes, all’Europa che vuole aiutarci», ha sottolineato Giani