Coronavirus: Gran Bretagna verso nuovo lockdown. Situazione molto grave

Share on FacebookShare on Google+Tweet about this on TwitterPrint this pageEmail this to someone

L’Inghilterra si avvia a un altro lockdown nazionale, considerato l’ultima linea di difesa. L’ha detto il ministro della salute Matt Hancock, avvertendo che il Regno Unito si trova in una situazione molto grave. Intervenendo ad una programma della Bbc, nel giorno in cui sono entrati in vigore dei blocchi locali nel nord dell’Inghilterra, il ministro ha rilevato che nelle ultime settimane si è verificata una accelerazione nei casi. «È fondamentale che le persone seguano le regole, così possiamo evitare di dover prendere altre serie misure. Allo stesso tempo, i lockdown nazionali possono mantenere le persone al sicuro».

Sono stati intanto 5.238 i contagi nelle ultime 24 in Israele dove da oggi alle 14 (ora locale) scatta il nuovo lockdown nazionale che resterà in vigore almeno tre settimane. Le infezioni di ieri hanno anche portato a 577 i malati gravi e, di questi, 153 in rianimazione: un picco rispetto a ieri. Le vittime, da inizio pandemia, sono salite a 1.169. Il premier Benyamin Netanyahu ha ammonito che se le restrizioni imposte non verranno rispettate e le infezioni non diminuiranno "non ci sarà altra strada" che allungare il lockdown. Unica modifica introdotta – ieri sera – dal governo alle regole è stata quella che ha visto aumentare da 500 metri ad 1 chilometro il raggio entro il quale gli israeliani possono allontanarsi da casa.

Aumentano i casi di Covid-19 in Russia. Stando ai dati ufficiali, nelle ultime 24 ore si sono registrati 5.905 nuovi contagi, la cifra più alta dal 20 luglio. Secondo le autorità, le persone decedute a causa del morbo sono 134 nel corso dell’ultima giornata e 19.195 in tutto. Il totale dei contagi accertati sale a 1.091.186, il quarto al mondo in termini assoluti.

Il Pakistan ha registrato 752 nuovi casi di coronavirus nelle ultime 24 ore, la crescita più alta dal 9 agosto scorso, mentre i decessi sono stati nove. Lo comunica il ministero della Sanità. Il numero totale dei contagi dall’inizio della pandemia sale così a oltre 304.000 e quello dei morti a 6.408. Tra i pazienti attualmente malati, 579 sono in condizioni critiche.

Più di 200 nuovi casi di coronavirus si sono registrati nell’affollata prigione libanese di Rumie, vicino Beirut, dove le condizioni igienico-sanitarie sono considerate insufficienti a garantire l’incolumità degli oltre 4mila detenuti e delle guardie carcerarie. E’ la denuncia del presidente dell’Ordine libanese dei medici, Sharaf Abu Sharaf, secondo cui sono più di 200 le persone risultare positive al Covid. Non si precisa quante di queste persone sono detenuti e quante guardie carcerarie. Nei giorni scorsi una rivolta di alcune ore era scoppiata nel famigerato Braccio B della prigione di Rumie proprio dopo che si era sparsa la notizia di decine di nuovi casi di coronavirus. Le autorità affermano che la situazione è sotto controllo e che le persone risultate positive sono state trasferite in un edificio adibito a luogo per la quarantena. Dal canto loro i detenuti, che pubblicano sui social network video amatoriali e appelli, affermano di esser stati lasciati soli e di rischiare di morire in carcere.

Ernesto Giusti

Leggi anche:   Draghi: "Proporrò un'Europa adatta al mondo di oggi e domani. Trasfomando l'intera economia"

Calendario Tweet

aprile 2024
L M M G V S D
« Mar    
1234567
891011121314
15161718192021
22232425262728
2930