Non solo oro e gioielli, ora con la crisi anche vini, formaggi e salumi di alta qualità possono essere dati in pegno in cambio di prestiti. E’ quanto afferma la Coldiretti nell’annunciare la pubblicazione del decreto del Ministero delle Politiche Agricole che dà il via libera della misura del ‘pegno rotativo’ sui prodotti agricoli e alimentari a denominazione d’origine protetta o a indicazione geografica protetta (Dop/Igp) recentemente introdotta dal decreto ‘Cura Italia’. ‘
«Si tratta – sottolinea Simone Ciampoli, direttore di Coldiretti Firenze – di un tesoro diffuso lungo tutta la Penisola particolarmente apprezzato a livello internazionale che fa gola anche alle banche interessate ad investire nella qualità e nel valore del Made in Italy». Il pegno rotativo – precisa la Coldiretti – è infatti esteso dalla legge a tutti i prodotti agricoli e alimentari a denominazione di origine per supportare le attività aziendali necessari alla ripresa in una situazione in cui l’emergenza Covid ha tagliato il 10% dei consumi alimentari degli italiani nel 2020. Le specialità alimentari – spiega Coldiretti – possono essere date in pegno, a decorrere dal giorno in cui sono collocate nei locali di produzione e/o stagionatura e/o immagazzinamento in cambio di prestiti che vengono incassati mantenendo la proprietà del prodotto, che può essere sostituito senza ulteriori stipulazioni».