Nessun rimborso, almeno per ora, ai pendolari che non hanno potuto fruire dell’abbonamento al treno nei mesi del lockdown. La disposizione figura a chiare lettere nel sito di Trenitalia. Ma gli addetti alla biglietteria, per esempio alla stazione di Santa Maria Novella, a Firenze, non l’hanno letto. E nessun dirigente, a quanto pare, si è preoccupato d’informarli. Morale? Ai pendolari che si sono presentati per ottenere il bonus nell’abbonamento per il mese di settembre, così come annunciato dall’assessore ai trasporti della Regione Toscana, Vincenzo Ceccarelli, è stato risposto picche. Nessun bonus. Perchè l’informazione non sarebbe arrivata. E nemmeno il calcolo sullo sconto da praticare.
Dalla Regione Toscana, informalmente, fanno sapere che può esserci stato un disguido, un problema di disinformazione. Ma è tollerabile? Già il rimborso dell’abbonamento non fruito dai pendolari chiusi in casa dall’emergenza Covid arriva con grande ritardo (sei mesi per chi lo aveva fatto a marzo), facendo registrare comunque un danno: Al quale si aggiunge la beffa: la disposizione è sul sito ma nessuno ha informato gli addetti alla biglietteria. Intollerabile. I pendolari, quanto meno hanno il diritto a scuse ufficiali. Se è rimasta almeno un po’ di buona creanza.
Gilda Giusti