Se ne parla come di un’impresa impossibile: in realtà, qualche speranza di non perdere, e di non perdersi nel vuoto dell’Olimpico, sabato 27 giugno (ore 20,45, diretta su Dazn), la Fiorentina ce l’ha davvero. Certo, servirà la grande ptrestazione: perchè la Lazio, ferita a morte dalla sconfitta di Bergamo (3-2, dopo essere andata in vantaggio con due gol) cercherà l’immediato riscatto. Soprattutto per non incorrere nelle ire di Lotito, il presidente che, più di tutti, ha voluto la ripresa del campionato mirando deliberatamente allo scudetto. E a differenza della Lazio, che si è perduta soprattutto nella ripresa dopo aver disputato un primoi tempo molto buono contro la super truppa di Gasperini, la Fiorentina è reduce da una partituccia contro il Brescia, ultimo della classe. Un Brescia che ha sfiorato addirittura la vittoria al Franchi, negata da una paratona di Dragowski all’ultimo secondo. Fiorentina che ha bisogno non solo di punti, ma anche di dimostrare di essere meno piccola di quel che sembra. E soprattutto Iachini deve convincere Rocco Commisso di essere un allenatore affidabile: perchè contro il Brescia ha indovinato solo la mossa Ribery. Sbagliando clamorosamente l’impostazione del centrocampo e quella della difesa, con Milenkovic in panchina.
VLAHOVIC – Contro la Lazio Milenkovic tornerà titolare (Ceccherini, con tutta la stima, non ha la statura tecnica da Fiorentina), mentre a centrocampo sarà schierata una sorta di linea Maginot (che speriamo abbia più fortuna) con Lirola e Dalbert esterni, Badelj al centro (dopo il flop di Pulgar) e Duncan e Castrovilli ai suoi fianchi. Personalmente sarei per una mossa diversa: difesa a quattro, con Lirola arretrato. La Lazio ha un centrocampo di estro e potenza, a mio parere va affrontato più di forza che di fioretto: per questo confermerei Duncan, nonostante non mi sia piaciuto contro il Brescia. A partita in corso, se sarà necessario, terrei pronto Benassi. Anche per dare una mano a Ribery e Vlahovic, che presumo si ritroveranno isolati in mezzo alla difesa laziale. Occorrerà una gran giocata di Ribery per far male. O un’azione di forza di Vlahovic, tipo quella nel pareggio interno contro l’Inter, in extremis. Dusan, stimolato dalle grandi avversarie, può fare la differenza.
IACHINI – «La Lazio da diversi anni lavora con lo stesso tecnico. Simone Inzaghi sta facendo un ottimo lavoro con un
gruppo sempre rinforzato, di grande qualità e spessore. Da anni è ai vertici della classifica, quindi ci vorrà una grande
partita sotto l’aspetto tattico, dell’attenzione e della concentrazione per 95 minuti, ovviamente senza rinunciare alla
fase d’attacco perche’ con queste squadre non puoi essere attendista, devi costruire anche tu e creare i presupposti per
creare dei fastidi». Così Beppe Iachini, in un’intervista concessa al sito ufficiale del club. E ancora: « Stiamo lavorando su diverse situazioni tattiche – ha aggiunto l’allenatore, che contro i biancocelesti non potrà contare su Federico Chiesa e Caceres squalificati – dovremo stare attenti a valutare tutto. Con impegni così ravvicinati, se c’è qualche ragazzo affaticato, con qualche acciacco, mandarlo in campo vorrebbe dire rischiare di fargli chiudere anticipatamente
la stagione, visto che mancano trenta giorni e bisogna fare undici partite. Dovrò capire chi ha recuperato meglio la condizione, poi prenderò le mie decisioni».
RIBERY – Fra le conferme, è sicura quella di Ribery. Ancora Iachini: «Franck è un giocatore di esperienza, di grande qualità, la sua presenza non può fare altro che alzare il tasso di personalità, di furbizia e di malizia di una squadra
come la nostra che e’ la seconda piu’ giovane del campionato. Non può che far bene il suo ritorno».
Sandro Bennucci
Probabili formazioni
LAZIO (3-5-2): Strakosha; Patric, Acerbi, Bastos; Lazzari, Milinkovic-Savic, Parolo, Luis Alberto, Jony; Immobile, Caicedo.
FIORENTINA (3-5-2): Dragowski; Milenkovic, Pezzella, Igor; Lirola, Duncan, Badelj, Castrovilli, Dalbert; Vlahovic, Ribery.
Arbitro: Fabbri (Ravenna)
