Commissione Ue: Italia agli ultimi posti nella digitalizzazione, peggio solo Romania, Grecia e Bulgaria

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L’Italia perde terreno nella digitalizzazione e resta in coda in Europa: secondo l’indice della Commissione europea che misura il percorso dei Paesi verso un’economia e una società digitalizzate (Desi), il nostro Paese si piazza al 25mo posto, arretrando di una posizione rispetto allo scorso anno. Peggio fanno solo Romania, Grecia e Bulgaria.

I dati precedenti la pandemia indicano che l’Italia è “in buona posizione” nella preparazione al 5G, arrivata al 60% contro il 21% Ue, ma frena (scendendo dalla 12ma alla 17ma posizione) sulla connettività nel suo complesso, facendo registrare un ritmo di crescita più lento rispetto agli altri Stati membri. A dominare sono ancora le tecnologie Dsl all’86,1% contro la media Ue del 57,8%, ma la copertura della fibra ottica (Fiber To The Home – Ftth) in Italia è aumentata dal 24% del 2018 al 30% nel 2019, riducendo il divario dalla media europea (34%). Il mercato italiano della fibra sta quindi registrando progressi costanti anche grazie alla discesa in campo di nuovi operatori come Open Fiber. Negli ultimi tre anni a crescere sono state sia la copertura che la penetrazione, in parallelo all’aumento della concorrenza infrastrutturale. Tuttavia, osserva Bruxelles, la quota di mercato al 6% è ancora molto inferiore rispetto alla media Ue del 19,3%. I maggiori ostacoli per l’accesso alla fibra si presentano nelle aree rurali, dove esistono anche problemi ad “ottenere le autorizzazioni” solo in parte risolti dal ricorso alla Conferenza di servizi nelle regioni interessate.

Le carenze più “significative” nello sviluppo del digitale in Italia riguardano però soprattutto le “competenze digitali di base e avanzate” in cui l’Italia è maglia nera in Europa. Soltanto il 42% degli italiani tra i 16 e i 74 anni possiede competenze digitali di base (58% in Ue) e solo il 22% dispone di abilità avanzate (33% in Ue). Gli specialisti italiani nelle tlc, sebbene siano aumentati nell’ultimo anno dal 2,6% al 2,8%, sono ancora lontani dalla media Ue (3,9%). Tra questi, soltanto l’1% è rappresentato da donne (1,4% il dato europeo).

Secondo Bruxelles, le carenze nel capitale umano hanno ricadute negative a cascata su tutti gli altri settori del digitale. Solo il 74% degli italiani usa abitualmente Internet contro l’85% degli europei. Guardando all’e-government, in particolare, a farne ricorso è soltanto il 32,3% degli italiani, si tratta della percentuale più bassa d’Europa.

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