Coppa Italia: Napoli elimina l’Inter (1-1). Affronterà la Juve in finale il 17 giugno. Mertens 122° gol. Grand e Ospina. Pagelle

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Ce l’ha fatta il Napoli di Gattuso: ha pareggiato 1-1 la partita di ritorno contro l’Inter fra le porte chiuse del San Paolo e va in finale, contro la Juve il 17 giugno a Roma, grazie alla vittoria (0-1) ottenuta nell’andata a San Siro. Era la seconda partita dopo il lockdown: è stata migliore di quella di ieri fra Juve e Milan. Non solo per i due gol, ma anche per il gioco, decisamente più incisivo e spettacolare. Grande protagonista il portiere del Napoli, Ospina: non solo per alcune parate da campione (soprattutto una, nel finale, quando ha negato il gol a Eriksen), ma anche per l’intuizione, con un lancio lunghissimo, che ha permesso a Mertens (con il gol numero 122 con la maglia del Napoli) di pareggiare il gol iniziale di Eriksen.

In sostanza, Gattuso ha eliminato Conte. Fra due allenatori molto simili come grinta, l’ha spuntata il più sanguigno. Ossia colui che è riuscito a soffrire di più senza mai perdersi d’animo. Ed era cominciata male per il Napoli, sotto di un gol dopo appena tre minuti. Eriksen sembrava aver dato la mazzata ai sogni napoletani. Ma il Napoli ha il recordmen Mertens, che trova il pareggio prima del riposo. E sa resistere, il Napoli, all’assalto finale nerazzurro strappando il biglietto per la finale grazie alla vittoria firmata nella gara d’andata da Fabian Ruiz. Ma anche grazie, l’ho detto e lo ripeto, a un grandissimo Ospina: il portiere ha saputo fare da saracinesca, andando con sicurezza su ogni pallone calciato dai nerazzurri verso la sua porta.

Ed ecco gli spiccioli di cronaca: bastano pochissimi minuti per sbloccare e rendere viva la partita. Sul primo corner del match arriva infatti il vantaggio dell’Inter: la traiettoria di Eriksen sorprende (ma sarà l’unica volta) Ospina, forse ingannato da una leggera deviazione del compagno Di Lorenzo. Il gol dà fiducia ai nerazzurri, che rimontano il risultato dell’andata e giocano in scioltezza col solito 3-5-2 di Antonio Conte e un ispirato Eriksen. Al 16′ Candreva ci prova col sinistro dai venti metri e sfiora la traversa, al 27′ il tentativo è di Brozovic ma impreciso, pochi secondi dopo una splendida azione nerazzurra viene conclusa da Lukaku che di testa manca il bersaglio di poco.

Ma le occasioni migliori per il raddoppio nerazzurro arrivano tra il 32′ e il 40′: prima è ancora l’attaccante Lukaku, sul cross dalla sinistra Young, ad anticipare la difesa avversaria e rendersi pericoloso di testa, poi è l’attivissimo Candreva a sfiorare la rete con un destro violento, ma in entrambe le circostanze Ospina e’ reattivo e salva la porta. Nel mezzo c’e’ davvero poco Napoli. In panchina Fabian Ruiz, autore del gol
decisivo nel match d’andata ma oggi non al meglio fisicamente, Gattuso opta per un centrocampo formato da Elmas, Demme e Zielinski e per il tridente leggero composto da Insigne, Mertens e
dall’ex interista Politano, con Milik e Callejon in panchina. Rispetto all’ultimo periodo pre-pandemia, però, la manovra del Napoli è lenta e non riesce a sorprendere un’Inter ben organizzata. L’unico brivido per la porta ospite nei primi 39 minuti lo porta Handanovic, che rischia la beffa cercando di dribblare l’ex compagno Politano a pochi passi dalla linea di porta, ma è fortunato nel rimpallo.

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Per il resto i tentativi di Mertens e Insigne dalla distanza non impensieriscono l’Inter, che però al 41′ incassa il pareggio alla prima vera disattenzione. Il lancio lungo di Ospina sorprende completamente la squadra di Conte, Insigne si invola e sfrutta al meglio il due contro due, liberando Mertens dalla parte opposta: per il belga è facile battere Handanovic e festeggiare il gol numero 122 con la maglia azzurra, diventando il miglior marcatore all-time della storia del Napoli. Il primo tempo si conclude con un leggero infortunio all’arbitro Rocchi, molto contestato dai padroni di casa al 34′ per un duro fallo non
sanzionato di Young, gia’ ammonito in precedenza, su Politano. La ripresa resta vivace e diventa equilibrata. L’Inter continua a tenere bene il campo, ma il pareggio restituisce fiducia nel
palleggio al Napoli, che al 9′ sfiora il vantaggio: Mertens pesca Insigne in area, il diagonale dell’attaccante di casa finisce di poco fuori. I ritmi inevitabilmente calano dopo il lungo periodo
di stop e cominciano i cambi: Gattuso inserisce Ruiz e Callejon, Conte replica con Moses, Biraghi e Sanchez.

Le forze fresche restituiscono slancio all’Inter, che tra il 30′ e il 37′ spaventa i padroni di casa: prima Sanchez sfiora il palo con un destro in diagonale, poi Ospina deve distendersi per respingere
la punizione di Eriksen, ancora Biraghi colpisce male da ottima posizione sul cross di Moses e infine il portiere degli azzurri fa un autentico miracolo sul destro potente del danese da quindici
metri. L’Inter meriterebbe forse qualcosa in più, ma il Napoli sa soffrire, resiste e mercoledì potrà sfidare la Juventus nella meritata finale di Roma.

Sandro Bennucci

Tabellino

NAPOLI (4-3-3): Ospina 7; Di Lorenzo 5, Maksimovic 6, Koulibaly 6, Hysaj 5.5; Zielinski 6 (39′ st Allan sv), Demme 6, Elmas 5 (20′ st Fabian Ruiz 6); Politano 5.5 (20′ st Callejon 6), Mertens 7 (29′
st Milik sv), Insigne 6 (39′ st Younes sv). In panchina: Meret, Karnezis, Mario Rui, Llorente, Lozano, Luperto, Ghoulam. Allenatore: Gattuso 6

INTER (3-4-1-2): Handanovic 6; Skriniar 6, De Vrij 6 (43′ st Ranocchia sv), Bastoni 5.5; Candreva 6.5 (26′ st Moses sv), Barella 5.5, Brozovic 6, Young 6.5 (26′ st Biraghi sv); Eriksen
6.5 (43′ st Sensi sv); Lukaku 6.5, Lautaro 5 (26′ st Sanchez 6.5). In panchina: Padelli, Berni, Gagliardini, Asamoah, Borja Valero, Esposito, Pirola. Allenatore: Conte 6

ARBITRO: Rocchi di Firenze 5.5

MARCATORI: 3′ Eriksen, 41′ pt Mertens

Ammoniti: Young, De Vrij, Ospina

Angoli: 7-6 per il Napoli

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