Migranti e reddito d’emergenza: flop del governo. M5S e Leu irritati

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Clamorosi flop del governo sulla regolarizzazione dei migranti e sul reddito d’emergenza. Su 600 mila clandestini stimati, solo 9.500 hanno chiesto la regolarizzazione. E anche le richieste del reddito d’emergenza sono appena un terzo del previsto. C’è irritazione nel Movimento 5 Stelle, soprattutto per questa seconda misura, che doveva essere un cavallo di battaglia per far risalire i grillini, precipitati anche nei sondaggi oltre che come partito di governo.

Leu si lamenta per entrambi i flop, ma mette l’attenzione soprattutto sulla sanatgoria che non ha sanato. La senatrice Loredana De Petris, presidente del Gruppo Misto, se la prende con le regole: «La sanatoria per i migranti e il reddito di emergenza sono passi nella giusta direzione ma i dati ci dicono che sono lontani dall’essere sufficienti. Mi auguro quindi che la Camera modifichi quelle regole, eliminando i limiti che ne stanno inficiando profondamente l’efficacia concreta. Se su 600mila clandestini stimati solo 9.500 hanno chiesto la regolarizzazione è segno inequivocabile che cavilli burocratici e ostacoli di ogni sorta impediscono alla norma di sortire gli effetti per i quali è stata decisa. Se le richieste di accesso al reddito d’emergenza sono appena un terzo del previsto, e oltre tutto diverse decine di migliaia di richieste sono state respinte, significa che i requisiti fissati sono esageratamente rigidi e vanificano in buona parte una misura che avevamo ritenuto e riteniamo urgente e necessaria».

Gilda Giusti

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