Lagarde (Bce): lo shock economico da pandemia causerà diffusi default nell’economia reale

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La Banca Centrale Europea farà tutto quello che ritiene necessario per sostenere la ripresa dell’eurozona, colpita dalla crisi coronavirus, mettendo in campo “tutte le misure appropriate nell’ambito del suo mandato”. Lo ha chiarito la Presidente Christine Lagarde nel corso della sua audizione al Parlamento Europeo, sottolineando che “la proposta della Commissione europea per una revisione del Budget pluriennale e il Next Generation Eu sono decisivi”.

Poi ha lanciato un allarme: «Il grave shock economico (causato dalla pandemia, ndr) potrebbe innescare diffusi default nell’economia reale, specialmente fra le famiglie e imprese che erano già troppo indebitate». Lagarde, elencando i principali rischi, si è anche soffermata sul fatto che “i timori per i livelli di debito pubblico potrebbero riemergere, come risultato delle misure di sostegno all’economia prese dai governi”. Fra i rischi anche un’alta volatilità dei prezzi degli asset finanziari e “le sfide significative poste alle istituzioni finanziarie”.

La proposta della Commissione europea per una revisione del Budget pluriennale e il Next Generation Eu sono decisivi, ha detto inoltre la presidente della Bce, aggiungendo che sarà importante adottare velocemente questo pacchetto perché qualsiasi ritardo rischia di generare effetti negativi e far salire i costi, e quindi le necessità di finanziamento, di questa crisi. Lagarde ha spiegato che è la più grande emissione sovranazionale in euro mai fatta, che associata a questa proposta, può anche avere un impatto positivo sul ruolo internazionale dell’euro.

Secondo Lagarde il Pepp, il programma di acquisto titoli della Bce per l’emergenza pandemica, è lo strumento più adeguato nel nostro arsenale per rafforzare l’impulso di politica monetaria.Rimaniamo totalmente impegnati al nostro mandato, questo è fuori questione. La Bce può deviare dalla capital key, ha deviato dalla capital key e devierà, ha assicurato Lagarde riferendosi alla facoltà del nuovo programma Pepp di acquistare debito dei Paesi in misura diversa rispetto alla quota di ciascun Paese nel capitale della Bce. Lagarde, parlando al Parlamento europeo, rispondeva a una domanda sugli acquisti di debito italiano, superiori al 30% del totale nonostante una quota del 17% dell’Italia nel capitale della Bce. La capital key fornisce una indicazione generale per gli acquisti, ma non deve essere applicata ogni volta, possono esserci deviazioni, ha spiegato.

Lagarde si è poi soffermata sulla sentenza della Corte costituzionale tedesca che ha accusato la BCE di non rispettare il principio di proporzionalità, confermando che l’Istituto “monitora continuamente la proporzionalità dei suoi strumenti”

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