Elezioni regionali: sondaggio del centrodestra, vittorie certe in Liguria e Veneto, difficile in Toscana

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In previsione delle prossime elezioni regionali in Veneto, Liguria, Toscana, Marche, Campania e Puglia, il centrodestra si è premurato di fare dei sondaggi, il cui risultato è stato pubblicato da Libero. Sono sondaggi di parte per cui vanno presi con beneficio d’inventario.

Mentre restano dei punti fermi, con governatori di centrodestra che dovrebbero essere sicuramente riconfermati (Zaia e Toti), altre sfide possono essere giocate con qualche possibilità. La più difficile, dopo l’esperienza dell’Emilia Romagna, per il centrodestra resta ovviamente la Toscana. ma vediamo la situazione che si prospetterebbe regione per regione, anche se per alcune non sono state neppure decise le candidature ufficiali.

VENETO – La sicurezza si chiama Luca Zaia, accreditato di oltre il 65% dei consensi. Con il doge non c’è partita, sia internamente che esternamente: è lui il candidato di tutta la coalizione.

LIGURIA – Giovanni Toti – non organico a nessuno dei tre partiti – sarà la scelta condivisa su cui tornare a puntare. Le sue quotazioni? Il leader di Cambiamo parte in netto vantaggio: per Opimedia la coalizione è avanti con il 54% contro il 33% nei confronti del Pd e alleati (che non hanno ancora un candidato).

TOSCANA – Secondo accordi interni in Toscana il candidato dovrebbe essere un o una leghista, ma, dopo il mancato sfondamento a sinistra in Emilia-Romagna, la regione del Centro diventa la sfida più difficile. Qui la scelta dovrebbe essere declinata al femminile: Susanna Ceccardi, attuale eurodeputato ed ex sindaco di Cascina. Secondo l’ultimo sondaggio Noto la leghista, con il 40%, sarebbe quattro punti dietro il dem Eugenio Giani: gap potenzialmente recuperabile, secondo fonti accreditate, dato che qui la partita si gioca con il doppio turno. Una sfida complicata ma aperta.

MARCHE – Qui arriva la potenziale prima volta: la possibile vittoria a sorpresa del centrodestra. A meno di colpi di scena, il front runner è Francesco Acquaroli, candidato scelto da FdI: secondo i sondaggi riservati è quello che potrebbe espugnare una delle storiche regioni rosse: è avanti, infatti, con il 45% contro il 37% del candidato della sinistra Mangialardi.

PUGLIA – Giorgia Meloni ha indicato Raffaele Fitto, ex governatore oggi eurodeputato, con un ruolo centrale nell’ingresso di FdI nella famiglia dei Conservatori europei. Con Fitto, secondo due sondaggi targati Emg e Noto, la riconquista della Puglia è nelle cose: per il primo istituto è avanti col 43,5% contro il 36,5% di Michele Emiliano; per il secondo con il 45% contro il 37% dell’esponente dem. Il problema, rispetto a questo autunno, è che la Lega rivendica un nome nel Mezzogiorno e, in Puglia, schiera al momento l’ex fittiano Nuccio Altieri: un’ipotesi, sempre secondo i sondaggi, che però non avrebbe la stessa probabilità di successo.

CAMPANIA – Qui si gioca una sfida fondamentale per il Mezzogiorno. Storico serbatoio di Fi, la regione toccherebbe agli azzurri che qui –
nella difficile sfida con Vincenzo De Luca – ripropongono Stefano Caldoro. Nome sul quale emergono i dubbi di Salvini (che chiede un volto esterno alla politica) ma sul quale Fi non ha intenzione di cedere mostrando i dati che testimoniano come si tratta della proposta con più chance di vittoria per una manche considerata «contendibile».

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Queste le prospettive disegnate in casa centrodestra, dove ancora ci sono dissidi dovuti alla posizione troppo favorevole al governo assunta di recente da Berlusconi. Un fattore che potrebbe avere qualche conseguenza anche per le elezioni regionali.

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