Codogno: Mattarella depone corona di fiori al cimitero monumentale e ringrazia sanitari

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Sergio Mattarella a Codogno, il comune del Lodigiano in cui è stato scoperto il primo caso italiano di Coronavirus nella notte fra il 20 e il 21 febbraio scorso, accolto dall’applauso caloroso e dalle grida di ‘grazie’ della gente che ha riempito la piazza principale per riuscire a vederlo e fargli una foto. Ad accoglierlo il sindaco Francesco Passerini, presidente della Provincia di Lodi, il presidente della Lombardia Attilio Fontana, il prefetto Marcello Cardona. Nel cortile interno del Comune Mattarella incontro anche con i sindaci dei comuni della zona rossa del Lodigiano, il vescovo monsignor Maurizio Malvestiti e alcuni rappresentanti dei volontari. Poi al cimitero una corona di fiori sulla targa dedicata alle vittime del Coronavirus. «Da Codogno, dove è iniziato il nostro percorso di sofferenza, vogliamo ribadire i valori della Costituzione, ricordando nuovamente i tanti nostri concittadini morti per il coronavirus e rinnovando grande solidarietà ai loro familiari e alle loro comunità».

«Voglio ringraziare tutti coloro che si sono prodigati per curare e assistere i malati: negli ospedali,nei presidi sanitari e a domicilio. Senza domandarsi chi fossero,da dove venissero, che idee professassero, ma guardando soltanto al loro essere persone. Medici, infermieri, personale sanitario,farmacisti, lungi dal sottrarsi dal loro compito, hannocontrastato l’epidemia con coraggio, sovente ponendosi a rischio,molti rimanendo vittima del loro senso del dovere. Non ci sono parole adeguate nell’esprimere la riconoscenza del Paese». Lo ha detto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, nel corsodel suo intervento nel municipio di Codogno, in occasione dellecelebrazioni per la ricorrenza del 2 giugno. “Con loro la nostra gratitudine va al mondo della scienza e dellaricerca, sul quale sono poste le attese di tutti perl’individuazione di farmaci specifici e di un vaccino, ha aggiunto Mattarella.

«Questo è tempo di un impegno che non lascia spazio a polemiche e distinzioni. Tutti siamo chiamati a lavorare per il Paese, facendo appieno il nostro dovere, ognuno per lasua parte. Qui nella casa comunale di Codogno oggi – come poche ore fa a Roma all’Altare della Patria – è presente l’Italia della solidarietà, dellaciviltà, del coraggio. In una continuità ideale in cui celebriamo ciò che tiene unito il nostro Paese: la sua forza morale. Da qui vogliamo ripartire. Con la più grande speranza per il futuro», le parole del Capo dello Stato

Mattarella ha deposto poi una corona di fiori, all’interno del cimitero monumentale di Codogno, per ricordare tutte le vittime del coronavirus, nella città diventata il simbolo dell’emergenza, la prima zona rossa d’Italia. E’ l’ultimo atto della visita del Presidente della Repubblica alla piccola cittadina in provincia di Lodi dove il 21 febbraio è stato riscontrato il primo caso di positività al Covid 19. I cittadini hanno applaudito a lungo il presidente Mattarella che ha scelto Codogno per celebrare la Festa della Repubblica.

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