Università di Firenze: studenti protestano davanti al Rettorato. «No alla didattica a distanza»

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Stamani, 29 maggio, gli studenti universitari dei collettivi, in concomitanza con il Consiglio di Amministrazione dell’UniFi, hanno protestato davanti al Rettorato, in piazza San Marco, per denunciare i problemi emersi durante l’emergenza Covid19, in particolare per quanto riguarda la didattica a distanza. Le disuguaglianze, già presenti prima della pandemia, si sono accentuate: le sempre crescenti necessità di strumenti tecnologici (computer, webcam…) hanno portato molti studenti in condizioni economiche precarie a non poter dare esami o seguire le lezioni, facendo sì che rimanessero indietro nel loro percorso di studi e andando talvolta a far perdere borse di studio o permessi di soggiorno.

Oltretutto, secondo i manifestanti, questo modello formativo risulterebbe alienante, dato che seguire le lezioni attraverso uno schermo priva lo studente di ogni tipo di dibattito e confronto reale, sia con i professori che con i propri compagni, condizioni necessarie per lo sviluppo di un pensiero critico. Quello che viene contestato è che, mentre palestre, ristoranti e soprattutto posti di lavoro riaprono, le università, pur avendo spazi adeguati per garantire il distanziamento, garatendo lezioni e esami in sicurezza, rimangono chiuse.

La soluzione, secondo gli studenti, esiste: sarebbe quella di sanificare gli spazi universitari e riaprire in sicurezza per fare in modo che sia possibile almeno dare gli esami in sede e rendere l’università quello che dovrebbe essere: un luogo di cultura, sapere critico e socialità.

Ernesto Giusti

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