Toscana, inchiesta gara Tpl: Marchetti e Mugnai (Forza Italia), gara nata male. «Cittadini penalizzati»

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«Nata male e gestita peggio, la gara europea per l’affidamento del trasporto pubblico locale, in Toscana, continua a mostrare profili di dubitabilità. Al di là degli esiti che avrà la nuova inchiesta, vogliamo che Rossi venga in aula a riferire e intanto congeli ogni procedimento». La richiesta di comunicazione da parte della Giunta al Consiglio regionale è del capogruppo di Forza Italia Maurizio Marchetti che – insieme al coordinatore regionale degli azzurri toscani, onorevole Stefano Mugnai – la formula dopo aver appreso delle perquisizioni eseguite ieri, 28 maggio, dalle Fiamme Gialle al lavoro su un’indagine che ha per ipotesi di reato la turbativa d’asta.

«Il fascicolo che ieri ha dato luogo a un blitz della Finanza negli uffici di Autolinee Toscane – affermano Mugnai e Marchetti – dimostra che esistono margini di approfondimento e verifica a carico delle azioni della Regione Toscana sull’assegnazione del trasporto pubblico locale regionale. Così, per colpa del Pd e delle sinistre, finora in questa faccenda continuano a viaggiare solo contenziosi e inchieste mentre gli utenti restano con un servizio debolissimo. Gli aspetti giudiziari non sono di nostra pertinenza e non sappiamo
quali esiti avranno. Resta il fatto politico: questa vicenda è un tondo perfetto sull’incapacità di governance della giunta regionale
toscana. Su un settore delicato e di fiero impatto sul quotidiano dei cittadini come il trasporto pubblico locale – sottolineano Mugnai e
Marchetti – dall’ottobre 2013 con la pubblicazione della gara in Gazzetta ufficiale europea si è arrivati dopo un ginepraio di
contenziosi, corsi e ricorsi, al pronunciamento del Consiglio di Stato nel dicembre scorso. Niente di meno. L’affidamento di gestione doveva prendere efficacia il 1 luglio prossimo e ora ecco l’inchiesta che coinvolge gli uffici regionali».

«Gli inquirenti opereranno le loro verifiche in indipendenza – evidenziano Mugnai e Marchetti – ma, a noi oggi preme ribadire come questo bando sia stato confezionato con squarci di impugnabilità e dubitabilità. I cittadini intanto pagano biglietti e abbonamenti sempre più costosi per viaggiare, quando le corse non saltano, su mezzi e flotte sempre più vetusti, lenti, spesso malsicuri
e incerti. E pochi. Perché i gestori attendono una definizione per programmare investimenti, la Regione strombazza fatti da Regno della Frutta Candita, ma la realtà parla un’altra lingua. E mastica frutti amari».

Gilda Giusti

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