Cesare Battisti: scarcerazione negata da tribunale sorveglianza Sassari

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L’ex terrorista aveva cercato, supportato dai suoi legali, di farla franca ancora una volta, chiedendo i domiciliari causa coronavirus, anche se, essendo in isolamento, non correva alcun rischio. Ma questa volta nessun presidente Lula e nessuna première dame francese, Carla Bruni, è arrivata in suo soccorso. Cesare Battisti resta in carcere: il tribunale di sorveglianza di Cagliari ha rigettato la richiesta fatta dal terrorista ed ex super latitante dei proletari armati che aveva chiesto gli arresti domiciliari a casa dei parenti per il timore di contagio a causa dell’emergenza coronavirus. Battisti sta scontando l’ergastolo nel carcere di Oristano dopo l’estradizione dal Brasile un anno fa.

I difensori avevano presentato al Tribunale di sorveglianza la richiesta per potere beneficiare delle misure alternative alla custodia cautelare in carcere per il timore di Battisti di essere contagiato dal Covid-19. Secondo gli avvocati Battisti soffrirebbe di diverse patologie. “Da un anno e mezzo è l’unico in isolamento di alta sicurezza a Oristano e da allora non vede parenti”, aveva spiegato inoltre l’avvocato Davide Steccanella.

La liberazione di Battisti avrebbe aggravato lo scandalo di una giustizia prodiga di favori finora soprattutto a boss mafiosi.

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