«I rapitori mi hanno assicurato che non sarei stata uccisa, e così è stato. In questi mesi sono stata trasferita frequentemente, sempre in luoghi abitati. e alla presenza degli stessi carcerieri».
Silvia Romano ha annunciato anche di essersi convertita all’Islam e, come riporta il Corriere della Sera, di aver cambiato nome in Aisha dopo aver abbracciato la fede musulmana.
Si tratta di un nome molto importante per la cultura islamica, essendo quello della più importante sposa del profeta Maometto, considera la ‘Madre dei credenti’. A rivelarlo è stata lei stessa alla psicologa dell’ambasciata italiana di Mogadiscio, dove è stata portata prima del rientro: Adesso mi chiamo Aisha. Il cambiamento di credo è successo a metà prigionia, iniziata il 18 novembre 2018, «quando ho chiesto di poter leggere il Corano e sono stata accontentata», ha raccontato la giovane.
La sua conversione è stata spontanea e non forzata. «In questi mesi mi è stato messo a disposizione un Corano, e grazie ai miei carcerieri ho imparato anche un po’ di arabo. Loro mi hanno spiegato le loro ragioni e la loro cultura. Il mio processo di riconversione è stato lento in questi mesi», ha spiegato ancora all’Ansa.