Coronavirus: Fede dona i proventi del suo libro a chi non può curarsi. Questa non è «figura di merda»

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Emilio Fede ha fatto quest’annuncio: «Per rispetto verso coloro che sono morti a causa del Covid 19 non farò nessuna presentazione del mio libro e destino tutto ciò che costituisce il mio personale guadagno, fino all’ultimo euro, all’assistenza delle persone malate che non hanno la possibilità economica di curarsi, qualsiasi sia il tipo di malattia».

Racconta all’Adnkronos, Emilio Fede, che quando sarà possibile intende presentare il libro «Che figura di merda», a Napoli, senza nessuna festa, invitando solo e unicamente una rappresentanza di tassisti. E non a caso. Il libro,nel quale Fede immagina il suo funerale, cercando negli altri la traccia da lui lasciata come professionista e come uomo, è ambientato sul Lungomare Caracciolo di Napoli, dove andava spesso, chiacchierava con i tassisti e prendeva il caffè con loro. Il libro è il sogno di un addio che lui fa sè stesso, ambientato proprio lì, a Napoli, città che ama. «Mia moglie – dice – è napoletana».

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