Visite ai congiunti e passeggiate, arriva la spiegazione del Governo, ma solo parziale

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«L’ambito cui puo’ riferirsi la dizione’congiunti’ puo’ indirettamente ricavarsi, sistematicamente, dalle norme sulla parentela e affinita’, nonche’ dalla giurisprudenza in tema di responsabilita’ civile». E’ quanto si legge nella sezione Domande frequenti sulle misure adottate dal Governo del sito della Presidenza del Consiglio (www.governo.it) dedicata al Dpcm sulla fase 2 dell’emergenza coronavirus che sara’ in vigore da lunedi’ 4 maggio. Le visite ai “congiunti” rientrano tra le motivazioni per uscire di casa. «Alla luce di questi riferimenti, deve ritenersi che i ‘congiunti’- si legge ancora sul sito – cui fa riferimento il DPCM ricomprendano: i coniugi, i partner conviventi, i partner delle unioni civili, le persone che sono legate da uno stabile legame affettivo, nonche’ i parenti fino al sesto grado (come, per esempio, i figli dei cugini tra loro) e gli affini fino al quarto grado (come, per esempio, i cugini del coniuge)».

Resta sempre da capire però cosa s’intenda per stabile legame affettivo e chi deve stabilirlo, l’agente accertatore, fa fede la dichiarazione dell’interessato o degli interessato o tutto sarà demandato a chi deciderà su sanzioni e ricorsi che pioveranno come grandine, se non ci sarà, da parte delle Forze dell’ordine, maggior buon senso di quanto non lo abbiano dimostrato i governanti e i loro esperti?

PASSEGGIATE – Si puo’ uscire dal proprio domicilio solo per andare al lavoro, per motivi di salute, per necessita’ (il decreto include in tale ipotesi quella di visita ai congiunti), o per svolgere attivita’ sportiva o motoria all’aperto. Pertanto, le passeggiate sono ammesse solo se strettamente necessarie a realizzare uno spostamento giustificato da uno dei motivi appena indicati. E’ quanto si legge nella sezione Domande frequenti sulle misure adottate dal Governo” del sito della Presidenza del Consiglio (www.governo.it) dedicata al Dpcm sulla fase 2 dell’emergenza coronavirus che sara’ in vigore da lunedi’ 4 maggio.

«Ad esempio, e’ giustificato da ragioni di necessita’ spostarsi per fare la spesa, per acquistare giornali, per andare in farmacia, o comunque per acquistare beni necessari per la vita quotidiana, ovvero per recarsi presso uno qualsiasi degli esercizi commerciali aperti – spiega la Presidenza del Consiglio -.Inoltre, e’ giustificata ogni uscita dal domicilio per l’attivita’ sportiva o motoria all’aperto. Resta inteso che la giustificazione di tutti gli spostamenti ammessi, in caso di eventuali controlli, puo’ essere fornita nelle forme e con le modalita’ consentite. La giustificazione del motivo di lavoro puo’ essere comprovata anche esibendo adeguata documentazione fornita dal datore di lavoro(tesserini o simili) idonea a dimostrare la condizione dichiarata.In ogni caso, tutti gli spostamenti sono soggetti al divieto generale di assembramento, e quindi all’obbligo di rispettare la distanza di sicurezza minima di un metro fra le persone».

AMICI – Ma la ciliegina sulla torta viene dopo qualche ora dalle prime risposte. Le solite fonti di palazzo Chigi, che non hanno il coraggio di palesarsi, viste le risposte che sfornano, ci fanno sapere che relazione stabile affettiva non sono gli amici, che quindi non rientrano tra le motivazioni lecite per uscire di casa dal 4 maggio, con la fase 2 dell’emergenza coronavirus. Siamo veramente alle comiche finali!!!!!!

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