Coronavirus, Zaia: «Il Veneto può aprire tutto. Le ordinanze non le ritiriamo»

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E’ determinato, Luca Zaia, presidente della Regione Veneto: «Le ordinanze introdotte dal Veneto non sono in contrasto con il Dpcm, ma vogliono portare un principio di buon senso e rispetto nei confronti del cittadino. Le battaglie legali non portano a nulla. Non facciamo ordinanze per cercare prove muscolari o per buttarla in politica. A me sembra che il ministro Boccia, in rappresentanza del Governo, abbia compreso le nostre volontà; penso che per la quasi totalità delle misure oggetto di ordinanza ci sia la possibilità di dimostrare un allineamento col Dpcm per cui non le ritiriamo».

«Una delle contestazione – ha spiegato Zaia – è la vendita di abbigliamento per bimbi e quello di fiori e piante ‘open air’ al mercato: non è prevista – ha chiarito -.Ma ho fatto presente che si vendono in fioreria, al garden, nei supermercati. Se la contestazione è questa rispetto alla mole di lavoro che abbiamo fatto – ha concluso – direi che siamo a buon punto. Il Veneto può aprir tutto – ha aggiunto -. Ovviamente su base solida di una certificazione che ci dà il Comitato scientifico. Ma noi potremmo, in linea di principio, affrontare qualsiasi tipo di apertura. Il tema è capire se tutti noi entriamo nell’ordine delle idee che non è finita e che stiamo convivendo col virus. La mascherina è una delle condizioni sine qua non per fare questa battaglia. Penso che la direzione, sentendo i vari colleghi, – ha detto – andrà verso la riapertura differenziata tra le regioni».

Ernesto Giusti

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