Nardella chiude parchi 1 maggio e nel week end, Rossi dal 1 maggio apre a passeggiate e gite in bicicletta

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FIRENZE – NARDELLA – I parchi cittadini di Firenze rimarranno chiusi anche domani e nel weekend. Resta quindi in vigore nel ponte del primo maggio l’ordinanza del sindaco Dario Nardella del 16 marzo scorso, in attesa di nuovi provvedimenti. Il Comune ricorda che l’ordinanza del sindaco, oltre a ribadire tutte le disposizioni del dpcm per contenere il diffondersi del Covid 19 e irelativi divieti di assembramento, prevede tra l’altro: il divieto di accesso e circolazione nei parchi pubblici del Comune di Firenze ad accesso libero e la chiusura di tutte le aree ad accesso regolamentato(parchi, giardini pubblici, aree cani, aree gioco e impianti sportivi a libera fruizione con accesso regolamentato). La mancata osservanza dei divieti comporta l’erogazione di una sanzione amministrativa pecuniaria da 25 euro a 500 euro, oltre che l’integrazione del reato di inosservanza dei provvedimenti dell’autorità.

ROSSI – Prepariamoci per gradi e con cautela a una nuova normalità. Così il presidente della Toscana, Enrico Rossi, annuncia, su Facebook, la possibilità da domani, venerdì 1° maggio, di svolgere attività motoria, a piedi o in bicicletta, all’interno del proprio comune. Si parte da casa e si ritorna a casa,senza usare automobili o mezzi pubblici. Potremo farlo da soli, con i nostri figli minori o con persone che vivono in casa con noi. Potranno farlo le persone non completamente autonome con un accompagnatore, spiega Rossi. Tra residenti nella stessa abitazione non sarà necessario mantenere il distanziamento sociale che resta invece necessario verso tutti gli altri. Nel rispetto dell’obiettivo primario di contenere la diffusione del Covid-19, con questa nuova ordinanza, sottolinea Rossi, rispondiamo a esigenze di tutela della salute individuale e collettiva e di benessere psico-fisico, in particolare dei minori e delle persone non completamente autonome. Dovremo convivere a lungo con il virus, nella massima sicurezza possibile, con dignità e umanità. E soprattutto nel segno della responsabilità, rispettando le norme generali su autocertificazione, distanziamento sociale e uso delle mascherine, evidenzia il presidente Rossi.

Dunque chi la pensa in un modo, chi la pensa nell’altro, chi decide in un modo, chi decide nell’altro. Non soltanto c’è discordanza fra Governo centrale e regioni, ma anche fra amministratori loicali della stessa regione. Altro che repubblica delle autonomie, è una gran confusione, per non usare un’espressione più colorita….

Paolo Padoin

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