Giornalisti: morto Nicola Caracciolo, presidente onorario di Italia Nostra. Era cognato di Agnelli

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Aveva 88 anni. Si è spento la scorsa notte, fra venerdì 24 e sabato 25 aprile, il giornalista e storico Nicola Caracciolo, ambientalista sempre in prima linea e autore di programmi per la Rai di alta divulgazione sulla seconda guerra mondiale, la Shoah e la Repubblica di Salò. Era fratello dell’editore Carlo e di Marella, moglie di Gianni Agnelli. L’annuncio della scomparsa è stato dato da Italia Nostra, di cui era presidente onorario. E’ morto la scorsa notte nella clinica Villa Margherita di Roma, dove era ricoverato da circa una settimana, dopo che le sue condizioni si erano aggravate.

La famiglia, appena sarà possibile, poterà le ceneri del nobiluomo nella sua Garavicchio, nel comune di Capalbio (Grosseto). Da pioniere dell’ambientalismo, si era speso in particolare per la conservazione del paesaggio naturale e contro la realizzazione dell’autostrada Tirrenica in Maremma, dove era di casa, tanto da essere chiamato dalla gente il principe di Capalbio. Nella cittadina aveva guidato il premio letterario e la sezione Maremma Tuscia di Italia Nostra. Il suo impegno in Maremma era iniziato negli anni ’70 contro il nucleare e la costruzione della centrale di Montalto di Castro. Sosteneva che le grandi opere fossero l’origine della corruzione del nostro Paese.

Era nato a Firenze il 19 maggio 1931. Apparteneva alla famiglia dei principi di Castagneto: era il terzo figlio di Filippo Caracciolo e di Margaret Clarke. Suo fratello è stato Carlo Caracciolo, fondatore del gruppo editoriale “L’Espresso” e poi del quotidiano La Repubblica con Eugenio Scalfari, e sua sorella Marella Caracciolo, moglie dell’Avvocato Gianni Agnelli, presidente della Fiat. Alla morte della sorella, il 23 febbraio 2019, aveva dichiarato: «Spero che in altri luoghi il nostro rapporto possa rimanere vivo».

Gilda Giusti

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