Vicofaro (Pt): dopo la rissa fra migranti il Prefetto invita Don Biancalani a sfoltire la presenza dei suoi ospiti

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E’ di ieri la notizia della rissa scoppiata nei locali dove Don Biancalani ospita decine di migranti. Ieri a Vicofaro due ospiti nigeriani di tren’tanni sono stati protagonisti di un parapiglia e sono finiti all’ospedale. Il primo, che soffre di problemi psichiatrici, è stato dimesso con una prognosi di otto giorni. L’altro invece ha accusato febbre con una temperatura di oltre 37,5 ed è stato ricoverato nel reparto Covid, in attesa del tampone.

«Ci mancherebbe anche questa, in caso di positività sarebbe un disastro», ammette senza troppi giri di parole don Biancalani. L’extracomunitario con la febbre è uno dei dieci ospiti che nei giorni scorsi si era trasferito a Sapazzavento per alleggerire la struttura di Vicofaro. Ma forse non aveva digerito il trasloco e per questo è tornato a Vicofaro, nella sua vecchia camera. Ed è qui che è scoppiata la lite furiosa con un altro ospite. Nella rissa è stato utilizzato anche un pezzo di metallo che ha provocato a entrambi la perdita di sangue e ferite sul corpo. Nello scontro è andato in frantumi anche il vetro posteriore dell’auto di don Biancalani. Ulteriore tensione si è creata quando i due nigeriani sono usciti dalla struttura e i residenti della zona hanno iniziato a filmare la scena con i cellulari, scaldando gli animi degli altri ospiti della comunità. Ci è mancato poco che si arrivasse al contatto fisico. Per riportare la calma è stato necessario l’intervento di carabinieri, polizia e guardia di finanza.

Dopo le proteste riunione in prefettura e invito del prefetto Iorio a don Massimo Biancalani, dopo l’ultimo episodio di violenza, a ridurre, celermente, le presenze all’intero dei locali parrocchiali e della chiesa di Santa Maria Maggiore . Don Massimo – come fa sapere la prefettura – si è impegnato a provvedere e il vescovo di Pistoia, Fausto Tardelli, ha apprezzato l’intervento della prefettura. Ma non è stato, quello della mattina, l’unico tavolo dedicato al caso Vicofaro, perchè nel pomeriggio c’è stato un secondo vertice con la convocazione, straordinaria, del comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica al quale ha partecipato anche il procuratore capo della Repubblica, Tommaso Coletta. Nel corso della riunione è stato anche valutato il profilo di sicurezza della struttura.

Non sono mancati, sull’episodio, i commenti politici. «Ci sono protocolli di sicurezza – scrivono l’europarlamentare della Lega, Susanna Ceccardi e il commissario del Carroccio di Pistoia, Sonia Pira –
previsti dal Governo per garantire la salute dei cittadini, e queste disposizioni devono valere per tutti, non solo per i cittadini residenti che stanno affrontando con non pochi sacrifici economici e personali questa crisi che non ha precedenti nel nostro Paese».

Sul suo profilo si esprime sulla vicenda Riccardo Trallori, esponente del Pd: «La Diocesi sta svolgendo un programma di ricollocamento di queste persone in strutture che rispettino le attuali necessità sanitarie, l’Asl sta svolgendo la sorveglianza sanitaria come dimostrano gli atti assunti, e dunque adesso la massima autorità sanitaria del Comune, ovvero il sindaco, ha il dovere di uscire dalla passività, utilizzando gli strumenti che ha per sostenere lo sforzo della Diocesi che potrebbe definitivamente risolvere la questione».

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