Coronavirus: famiglia Agostini tornata a Firenze dopo un mese di stop forzato a Dubai

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Una storia a lieto fine. Sono tornati a Firenze, Elisabetta e Alberto Agostini e i loro figli adottivi di 9 e 12 anni, rimasti bloccati a Dubai a seguito del lockdown per contrastare la diffusione del coronavirus. «Grazie Firenze», hanno esclamato non appena atterrati, attorno a mezzanotte, all’aeroporto di Pisa, stanchissimi e provati dalla difficile esperienza. Ad aspettarli al gate il presidente di Fondazione Cr Firenze, Luigi Salvadori. L’operazione di rientro è il risultato della sinergia fra Fondazione Cr Firenze, che ha sostenuto le spese del viaggio, Toscana Aeroporti e Comune di Firenze che è stato in costante contatto col Ministero degli affari esteri e con la Commissione Adozioni Internazionali.

«Non speravamo più di poter tornare a Firenze in tempi brevi – hanno detto i coniugi Agostini visibilmente emozionati – e la telefonata della segreteria del sindaco che ci comunicava che saremmo rientrati in tempi brevissimi ci è sembrata un vero miracolo. Ringraziamo con tutto il cuore le persone che ci sono state vicino in queste settimane, a cominciare dal presidente della Fondazione Salvadori e il suo consiglio di amministrazione e dal sindaco Nardella e tutto il suo staff. Ora comincia una nuova vita assieme ai nostri figli Kalu e Lalit, dopo 50 giorni esatti passati da un albergo all’altro; un percorso tutto in salita che non avremmo mai immaginato di dover affrontare».

«Siamo felicissimi – ha dichiarato Salvadori – di vedere tutta la famiglia al completo nuovamente tra noi. Salutiamo con grande affetto il ritorno a casa dei nostri concittadini a cui auguriamo ogni bene e soprattutto di dimenticare velocemente questa brutta avventura. Un sentito ringraziamento al presidente di Toscana Aeroporti Marco Carrai per il determinante aiuto che ci ha dato in questa brillante operazione resa possibile grazie al bel lavoro di squadra che, ancora una volta, ha visto operare assieme per uno stesso scopo istituzioni pubbliche e private. Bentornati a casa – ha detto loro il sindaco Dario Nardella salutandoli telefonicamente non appena ha saputo del loro arrivo in aeroporto – e un caloroso benvenuto a due nuovi giovani fiorentini. Saremo lieti di potervi incontrare tutti assieme, una volta terminata la vostra quarantena, per ascoltare il racconto di questo lunghissimo viaggio. Quello che conta è che ora siete nuovamente a casa grazie ad uno sforzo congiunto di Istituzioni pubbliche e private che hanno condiviso uno stesso progetto».

I coniugi Agostini erano partiti da Firenze a fine febbraio diretti a Mumbai e dall’India, a metà marzo si sono imbarcati per tornare in Italia. La sosta a Dubai ha coinciso col lockdown e la famiglia, che è assistita da un’associazione che segue le famiglie adottive, è stata fino ad ora bloccata negli Emirati Arabi. Genitori e figli hanno dovuto cambiare spesso albergo, spostandosi con difficoltà per la quarantena che gli è stata imposta dalle autorità.

Gilda Giusti

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