Calcio storico: sorteggio per Pasqua in Palazzo Vecchio. In scherno al Coronavirus

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Nel 1530 Firenze giocò al calcio in scherno al nemico assediante, ossia le truppe di Carlo V. Domenica 12 aprile, Pasqua, la città farà ugualmente il sorteggio per il calcio storico, che storicamente si svolge prima dello scoppio del Carro, in scherno al coronavirus. Cambierà però lo scenario: Palazzo Vecchio invece di piazza del Duomo. Ma la tradizione sarà rispettata. Il Torneo che si svolge ogni anno in piazza Santa Croce e si conclude il 24 giugno, per la festa di San Giovanni Battista, patrono della città, potrebbe svolgersi il prossimo mese di settembre, se ci saranno le condizioni.

Domenica, intanto, il sorteggio si terrà alle ore 11.15 nel Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio alla presenza del sindaco Dario Nardella, dell’assessore alle Tradizioni popolari Andrea Vannucci, del presidente del Calcio storico fiorentino di Firenze Michele Pierguidi, del direttore del Corteo Storico della Repubblica Fiorentina e del Calcio Storico Fiorentino Filippo Giovannelli e dei capitani dei quattro Colori.

«Ci siamo riuniti con i presidenti dei quattro Colori e abbiamo valutato che non ci sono le condizioni perché il Torneo si svolga a giugno – hanno detto l’assessore Vannucci e il presidente Pierguidi – per i limiti imposti all’attività sportiva dilettantistica a causa del Coronavirus. Da parte nostra c’è tutta l’intenzione a valutare il rinvio a settembre, ammesso che ci siano le condizioni per disputare le partite. Il Calcio storico è una festa per la città – hanno continuato Vannucci e Pierguidi – e Firenze merita di vivere questa tradizione storica, che fa parte del dna della nostra comunità, come è abituata a vivere. Abbiamo deciso di fare il sorteggio come sempre il giorno di Pasqua perché Firenze non si ferma e vuole guardare al futuro con ottimismo. Nel 1530 la nostra città affrontò l’assedio da parte delle truppe imperiali – hanno proseguito -. Fu un evento infausto per Firenze, ma la città resistette. Oggi siamo in guerra con il Covirus-19, stiamo combattendo con un virus, ma oggi come in passato Firenze non molla. Ce la faremo e torneremo tutti in piazza Santa Croce a tifare ognuno per il proprio Colore».

Ernesto Giusti

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