Coronavirus, Conte sfida la Merkel: «L’Europa rischia davanti alla storia». Ma teme l’arrivo di Draghi

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Un messaggio ad Angela Merkel, all’Olanda e a quei paesi del Nord che, rifiutando la solidarietà, non capiscono di portare l’Unione Europea sulla strada di non ritorno. O della disgregazione. Questo il senso dell’intervista che Giuseppe Conte ha rilasciato alla tv tedesca Ard. Un messaggio che il premier italiano considera quasi un’ultima carta, considerato che è scaduta la prima settimana dell’ultimatum offerto al Consiglio dei capi di governo europei per trovare una soluzione solidale. Conte sa di giocarsi, in questo momento, non solo la possibilità dell’Italia di ottenere credito senza condizioni capestro, ma sa anche molto bene che si gioca la poltrona per il dopo emergenza coronavirus. Soprattutto sa che dove non riuscirà lui potrà ottenere successo una figura di grande esperienza economico-finanziaria come Mario Draghi.

Nei panni di Conte sarei stato anche più incisivo: avrei detto ai tedeschi, papale papale, che non sarebbero tornati una nazione di nuovo unita, all’alba degli anni Novanta, se l’Europa non avesse abbonato loro il debito della riunificazione. E se, prima ancora, non avesse abbonato il deficit del dopoguerra o se avesse preteso dalla Germania i danni della seconda guerra mondiale. Proprio stamani, Conte dovrà dare anche una risposta a Matteo Salvini, che porterà le proposte dell’opposizione: prima fra tutti quella di emetter Bot di guerra. In parole più semplici, Salvini vuol chiedere agli italiani di accollari il debito del dopo coronavirus con i loro risparmi. Se venisse scelta questa strada, i margini per continuare ad avere un’Europa unita sarebbero assai stretti.

Ma entriamo nel vivo dell’intervista rilasciata da Conte. Il premier italiano entra nelle case dei tedeschi attraverso la televisione Ard, per spiegare il suo punto di vista sulla necessità di un’azione comune da parte dell’Unione europea per gestire l’emergenza sanitaria ed economica legata alla pandemia di coronavirus. Comincia così: «Io e la Merkel abbiamo espresso due visioni diverse durante la nostra discussione. Ne approfitto e lo dico a tutti cittadini tedeschi: noi non stiamo scrivendo una pagina di un manuale di economia, stiamo scrivendo una pagina di un libro di storia. E’ un’ emergenza della quale non è responsabile nessun singolo Paese, non si tratta di tensioni finanziarie. L’Ue come risponde? L’Ue compete con la Cina, con gli Usa che hanno stanziato 2mila miliardi per reagire, in Ue cosa vogliamo fare? Ogni Stato membro vuole andare per conto suo? Se la reazione non sarà coesa, vigorosa, coordinata, l’Europa diventerà sempre meno competitiva nello spazio globale di mercato».

«L’Europa – ha detto Conte in un altro passaggio dell’intervista – deve mostrare se è una casa comune europea, una casa in grado di dare una risposta a una sfida epocale”. L’Europa deve mostrare “se è cresciuta per i suoi compiti; nel segno di come fu concepita da Schuman, De Gasperi e Adenauer. L’Italia ha sempre pagato i suoi debiti e continuerà a farlo. Vorrei ricordare che il meccanismo degli eurobond non significa che i tedeschi dovranno pagare un solo euro per i debiti italiani, ma agire insieme per ottenere migliori condizioni economiche a beneficio di tutti».

I coronabond sarebbero soltanto una reazione comune per avere condizioni favorevoli sul mercato. Anche per poter finanziare gli sforzi di questa ricostruzione, in modo che tutti se ne giovino. «Io rispetto l’opinione di Angela Merkel con la quale ho eccezionali relazioni. E rispetto l’opinione di tutti”. “Ma attenzione: qui non parliamo di shock asimmetrici. Qui non parliamo dei problemi finanziari di un solo Paese. Come può l’Europa, di fronte a una sfida epocale come quella attuale, pensare di tornare a usare strumenti concepiti in un altro tempo, in cui erano in vigore anche altre regole da tempo superate?».

Leggi anche:   "Abbiamo scelto questo comitato non a caso, siamo vicini alle Cascine, un luogo sul quale voglio prestare la mas sima attenzione e sarà anche questo uno dei punti fondamentali del programma". Lo ha detto Sara Funaro, candidata per i l centrosinistra alle prossime elezioni comunali di Firenze, in occasione dell'inaugurazione del comitato elettorale in viale Fratelli Rosselli, di fronte alla fermata della tranvia Porta al Prato-Leopolda. "Oggi è una bella giornata - ha detto -, inauguriamo il comitato elettorale che sarà la casa di tutti quelli che ci vogliono entrare, per tutti i volon tari per tutti i cittadini che vogliono dare una mano per il nostro partito e per la coalizione. Nei giorni scorsi abbia mo già iniziato presentando il piano casa, l'obiettivo è quello di girare per la città e andare a raccontare il progr amma".

«Abbiamo dato assoluta priorità alla protezione della salute dei cittadini», ha detto ancora Conte nell’intervista. Parlando del modello italiano, il premier ha spiegato che «sin dall’inizio siamo stati in stretto contatto con scienziati ed esperti, abbiamo preso misure severe, e abbiamo progressivamente verificato che fossero adeguate. Abbiamo agito nella massima trasparenza. Questa va sempre garantita ai cittadini. Queste sono le specificità del modello italiano, che è stato più volte riconosciuto come particolarmente efficace dall’ Oms».

Sandro Bennucci

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