Borrelli 4.825 morti (+ 739), 42.681 contagiati (+ 4.821). Solo in Lombardia 3.095 morti

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Il consueto bollettino di guerra esposto da Angelo Borrelli annovera sempre più morti, 4.825 in totale, 739 oggi, 42.681 contagiati, 4.821 solo oggi, quasi 1.00 guariti oggi, che porta il totale a 6.072.

Maggior incremento dall’inizio dell’emergenza sul fronte del coronavirus.: sono saliti a 4.825 le vittime, con un aumento rispetto a ieri di 793 unità. Ieri l’aumento era stato di 627 morti. Il dato è stato reso noto dalla Protezione civile.

Sono complessivamente 42.681 i malati di coronavirus in Italia, con un incremento rispetto a ieri di 4.821. Il numero complessivo dei contagiati – comprese le vittime e i guariti – ha raggiunto i 53.578. Il dato è stato fornito dal commissario per l’emergenza Angelo Borrelli nella conferenza stampa alla Protezione civile. Ieri i malati in più erano stati 4.670.

Sono 6.072 le persone guarite in Italia dopo aver contratto il coronavirus, 943 in più di ieri, ha detto Borrelli durante la conferenza stampa alla Protezione civile. Ieri il dato giornaliero sui guariti era di 689.

Sono in arrivo per oggi, in Italia, circa 3 milioni di mascherine. Lo apprende l’ANSA da fonti della Farnesina che precisano: 1,2 milioni arriveranno nel pomeriggio dall’Egitto, 40mila dall’India, 1,5 milioni di pezzi e 100 ventilatori polmonari dalla Cina, mentre dalla Russia partiranno circa 1 milione di mascherine. Attività intensa portata avanti in stretto coordinamento dal ministero degli Esteri, della Difesa, dalla Protezione civile e dal commissario straordinario Arcuri. Le stesse fonti spiegano che il materiale sarà recuperato tramite mezzi dell’aeronautica militare.

Proteste e conflittualità sindacale nel comparto logistica, trasporti e spedizioni, stanno rallentando “la consegna di prodotti di indispensabile uso” nell’emergenza Coronavirus, come farmaci, mascherine, camici. Lo evidenzia il Viminale in una direttiva in cui invita tutti i prefetti ad attivare le “opportune misure di mediazione ovvero di dissuasione, ritenute del caso per prevenire il fenomeno”.

LOMBARDIA – Gli esperti avevano detto che i giorni piu’duri sarebbero stati sabato e domenica, a due settimane dall’introduzione delle misure di contenimento. Ahime’, avevano ragione. I dati sono tutti in forte crescita. Lo ha detto, nel corso dell’ormai consueta diretta Facebook per fare il punto sull’emergenza coronavirus, l’assessore al Welfare di Regione Lombardia, Giulio Gallera, che ha poi spiegato come i casi positivi in Lombardia siano saliti a quota 25.525, 3.251 piu’ di ieri; i ricoveri in ospedale sono 8.258, 523 piu’ di ieri, a cui si aggiungono i pazienti in terapia intensiva, che sono arrivati a 1.093, 43 piu’ di ieri. I decessi sono arrivati a quota 3.095, 546 piu’ di ieri.

I dati che registriamo sono in aumento, ma non devono portare a un maggiore sconforto. Semmai a una piu’forte determinazione nella lotta a questa emergenza. Ha aggiunto l’asessore. «Il governatore Fontana sta ragionando sulle mosse da prendere ora, ma cio’ che ogni cittadino puo’ fare e’ molto piu’ importante di ogni ordinanza o Dpcm. Questa battaglia la dobbiamo vincere e ognuno si deve mettere nelle condizioni di vincerla: ossia non contagiare e non essere contagiati. Non possiamo permettere che il coronavirus pieghi la nostra Lombardia e il nostro Paese» ha concluso.

«In Lombardia, a rinforzo dei locali, arriveranno 52 medici cuban , attesi domani alle 18.30 a Malpensa, dove li andremo a prendere e li porteremo direttamente a Crema. Il direttore dell’ospedale mi ha detto che gia’ da lunedi’,dopo un breve aggiornamento, saranno operativi nell’ospedale da campo che sara’ approntato».

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CODE SUPERMERCATI – Contro la diffusione del coronavirus, meglio supermercati operativi h24 o con orario ridotto? «Io sono più per l’ampiezza dell’apertura, compatibilmente con la necessità di efficientare il sistema in termini di organizzazione del lavoro, di catena di approvvigionamento e di sanitizzazione. Ma fra i cittadini c’è ancora troppa irresponsabilità. In molti al supermarket ci stanno andando troppo. Dovrebbe andarci soltanto una persona per ogni nucleo famigliare e fare scorte per più giorni in modo da evitare lunghe codeche fra l’altro costringono i clienti – spesso anziani – a stare in piedi per ore allungando una rischiosa permanenza fuori casa. Invito a sfruttare al massimo i servizi di consegna a domicilio – esorta Pregliasco – offerti dall’Anpas come da diverse associazioni di volontariato, informandosi sui portali dei Comuni di appartenenza. Parola d’ordine #iorestoacasa e distanziamento sociale. La tecnologia e la solidarietà sociale aiutano». Lo spiega all’AdnKronos Salute Fabrizio Pregliasco, virologo dell’università degli Studi di Milano, presidente nazionale Anpas (Associazione nazionale pubbliche assistenze) e direttore sanitario dell’Irccs Istituto ortopedico Galeazzi del capoluogo lombardo.

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