Il coronavirus provoca il panico nelle borse monbdiali. Milano va letteralmente al tappeto. Un’ondata di vendite si abbatte su Piazza Affari e sulle Borse europee dopo le misure per arginare il
coronavirus del governo italiano. Poco dopo le 10 di oggi, 9 marzo, a Milano l’indice Ftse Mib cede l’8,83%, Francoforte fa segnare -7%, Londra -8,4% e Parigi -6,4%. Sale lo spread Btp-Bund. Si attesta adesso a 196
punti dopo che in avvio di mattinata aveva superato i 200.
C’è da chiedersi se la gestione dell’informazione, proprio da parte del governo, sia stata gestita nel modo migliore. Evidentemente tutti credono di essere grandi comunicatori, ma bisognerebbe affidarsi a professionisti veri. Va da sè che il panico è legato non solo all’emergenza sanitaria, ma anche al crollo del greggio sulla scia del mancato accordo nell’Opec fra Arabia Saudita e Russia, che affossa i petroliferi. Il prezzo del petrolio affonda del 31% sui mercati, il peggior calo dal 1991, dopo che l’Arabia Saudita e la Russia hanno innescato una guerra dei prezzi facendo saltare il vertice Opec+. Il greggio Wti del Texas cede il 31% a 27,35 dollari al barile mentre il Brent cede il 25% a 33,72.