Coronavirus nel mondo: primo morto in Inghilterra, 400 casi in Germania, 22 casi a New York

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Primo morto per coronavirus nel Regno Unito. Lo ha reso noto stasera il professor Chris Whitty, England’s chief medical officer e consigliere sanitario del governo di Londra. “Sono molto dispiaciuto di dover rendere noto che un paziente testato positivo al COVID-19 è purtroppo morto”, ha detto Whitty, confermando a 115 il totale dei contagi censiti finora nel Paese e precisando che la vittima, ricoverata al Royal Berkshire Hospital di Reading, aveva problemi di salute pregressi ed era stato contagiato all’interno del Regno.

Sono 423 i casi di Coronavirus confermati stasera in Francia, 138 in più rispetto a ieri. I morti salgono da 4 a 7. Lo ha detto il direttore generale della Sanità, Jerome Salomon, nel consueto punto stampa serale. Il bilancio fino a ieri era di 285 casi e di 4 morti.

I casi di coronavirus salgono di ora in ora a New York: i pazienti risultati positivi sono adesso 22, praticamente triplicati in meno di una giornata. I dati sono stati forniti dal governatore dello stato Andrew Cuomo che ha avvertito: “I numeri continueranno a salire perché stiamo facendo i test su un numero maggiore di persone.

La California, Washington e la Florida hanno dichiarato lo stato di emergenza. La decisione è stata presa mentre il numero delle vittime in Usa è arrivato a 11.

Sono saliti a 400 i casi di Coronavirus accertati in Germania. Lo scrive il ministero della Salute, nell’ultimo aggiornamento dei dati. Si tratta di ben 138 casi più di quelli registrati fino a ieri, quando il bilancio era di 262. Con 181 casi resta il Nordreno-Vestfalia il Land più colpito; seguono il Baden-Wuerttemberg con 73, la Baviera con 70. Berlino ha 13 casi registrati

Ha superato le 3.000 vittime il bilancio dei morti per il coronavirus in Cina, secondo i nuovi dati diffusi dalla Commissione Sanitaria Nazionale. Nelle ultime 24 ore sono stati registrati 31 nuovi decessi e 139 nuovi contagi. Il totale dei positivi nel Paese è ora di 80.409 casi confermati.

Le scuole primarie di New Delhi resteranno chiuse fino al 31 marzo per l’emergenza coronavirus. Lo rendono noto in maniera ufficiale le autorità locali. Anche a Seattle, una delle aree degli Usa più colpite con 27 casi accertati e 10 vittime, l’amministrazione cittadina ha deciso di chiudere le scuole per due settimane. L’Iran ha deciso pure di chiudere tutte le scuole e le università per un mese. Lo riferisce il ministero della Salute di Teheran.

I contagi da coronavirus in Corea del Sud superano quota 6.000, attestandosi a 6.088: sono i dati forniti dal Korea Centers for Disease Control and Prevention (Kcdc) che, negli aggiornamenti del pomeriggio, annoverano 322 contagi ulteriori La parte più critica fa capo alla città di Daegu, mentre da ultimo è stato individuato nelle sue vicinanze un terzo potenziale focolaio in una zona che è stata subito designata “area di attenzione speciale”.

Intanto la Svizzera ha annunciato il primo decesso provocato dal coronavirus: lo ha reso noto la polizia.

In Belgio sono 27 i nuovi casi confermati, la maggior parte dei quali sono tornati da vacanze in Italia. Lo comunica l’ultimo bollettino rilasciato dal servizio sanitario federale.

Boom di contagi in Olanda, dove l’Istituto nazionale per la sanità pubblica ha aggiornato il numero delle persone risultate positive con 44 nuovi casi, portando così il numero totale a 82, quasi il doppio.

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Confermato un terzo caso di contagio in Brasile. E un terzo caso anche in Cile: si tratta di una donna, medico della esclusiva ‘Clinica alemana’ della capitale. La Grecia annuncia 21 nuovi casi di coronavirus, di passeggeri che si trovavano tutti all’interno dello stesso bus proveniente da Israele.

Confermato il primo caso di coronavirus in Sudafrica. Lo ha reso noto il ministro della Sanità del Paese, Zweli Mkhize, citando l’Istituto nazionale per le malattie infettive che ha testato un caso sospetto e poi risultato positivo. Salgono così a 28 i casi accertati nel continente africano: 17 in Algeria, quattro in Senegal, due in Egitto, due in Marocco, uno in Tunisia, uno in Nigeria e, ultimo in ordine di tempo, questo in Sudafrica.

E la Russia ha registrato un altro caso di coronavirus: si tratta di un cittadino italiano ed è in condizioni soddisfacenti. Lo ha dichiarato il centro operativo per la lotta contro il virus in un comunicato, ripreso da Interfax. “Il cittadino italiano è arrivato in Russia il 29 febbraio e ha richiesto assistenza medica il 2 marzo dopo la comparsa dei sintomi di un’infezione respiratoria acuta. È stato ricoverato in isolamento in un ospedale”, ha detto la nota.

Intanto il governo australiano ha esteso il divieto all’entrata degli stranieri provenienti dalla Corea del Sud in aggiunta ai viaggiatori dalla Cina e dall’Iran, e ha aggiunto ulteriori restrizioni per i viaggiatori dall’Italia. Nel dare l’annuncio, il primo ministro Scott Morrison ha precisato che i viaggiatori provenienti dall’Italia dovranno affrontare “misure di screening avanzate”, il che significa che verranno poste più domande al momento del check-in e che all’arrivo in Australia sarà loro misurata la temperatura.

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