Seria A: Udinese-Fiorentina e altre 3 partite il 7 e 8 marzo. Juve-Inter lunedì 9. Proposta della Lega

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Nel prossimo week-end, quindi fra sabato 7 e domenica 8 marzo, si dovrebbero recuperare le partite non disputate nell’ultimo week end, mentre Juve-Inter si giocherebbe lunedì 9 marzo. A porte aperte. Sarebbe questa la proposta del Consiglio della Lega Serie A che a breve verrà recapitata alle società in modo da avere martedì mattina una risposta ufficiale dai club. Al momento non è ancora chiaro se le gare dovrebbero svolgersi a porte chiuse o aperte ma con le
restrizioni stabilite dall’emergenza coronavirus.

Aspettando l’assemblea d’urgenza della Lega di serie A, prevista per mercoledì 4 marzo a Roma, un nuovo Consiglio di Lega, telefonico anche oggi, ha provato a tracciare il percorso per mettere tutti d’accordo dopo l’ultimo pasticciaccio. Si fa strada, dunque, l’ipotesi di recuperare le sei partite nel prossimo weekend al posto della 27esima giornata, col derby d’Italia da giocare lunedì 9, a porte aperte e senza limitazioni per i tifosi provenienti dalla Lombardia, facendo slittare tutta la serie A di una giornata e utilizzando il 13 maggio come infrasettimanale per portare a termine il campionato.

«L’unica cosa da fare e’ procrastinare tutto il calendario, cosi’ nessuno potrà sostenere la tesi che il campionato non è regolare, in caso contrario puo’ restare questa ombra», e’ il parere favorevole del presidente del Coni, Giovanni Malagò. E anche l’Inter, che non ha certo fatto mistero della propria
irritazione, da’ il suo ok. Recuperare il big match con la Juve lunedi’ prossimo «è una ipotesi di buon senso – ha commentato l’ad nerazzurro Beppe
Marotta – E’ gia’ successo in passato che, dopo un’interruzione per cause imprevedibili, il campionato ripartisse dalla giornata sospesa. Ci sta, mentre non va bene rinviare le partite e stabilire già oggi una data come il 13 maggio. Ci sono squadre come noi e il Sassuolo che hanno già saltato due partite: questo disequilibrio competitivo può fare danni all’andamento del campionato. Non voglio fare ulteriori polemiche, ma la decisione del rinvio non e’ stata condivisa e questo è un elemento di amarezza».

Del resto, visto anche un calendario intasatissimo, non è che ci siano molte alternative e comunque diverse gare, stante le disposizioni dell’ultimo Dpcm, dovranno giocarsi senza pubblico. «Se vogliamo andare avanti, si deve farlo a porte chiuse, altre soluzioni non ce ne sono – ha ribadito Massimo Cellino, presidente del Brescia – E’ la soluzione di minor danno sperando, è brutto per entrambe le squadre giocare a porte chiuse, ma è il male minore. Campionato falsato? Se non si gioca a porte chiuse rischia di esserlo».

Ernesto Giusti

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