Coronavirus: i ceppi sono due, cinese e padano? Giallo su parole del presidente dei biologi

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I coronavirus sono due? Tornano in mente i delitti del mostro di Firenze, quando venne fuori che il presunto assassino delle coppiette non era solo, ma sarebbero stati due. Ora viene fuori che il coronavirus avrebbe due ceppi: uno cinese e uno padano. A sostenerlo, secondo quanto afferma Dagospia, è Vincenzo D’Anna, presidente dell’ordine dei biologi italiani. Al quale sono state attribuite queste parole: «Sembra che il nuovo ceppo del virus isolato a Milano sia domestico e non abbia cioè alcunché da spartire
con quello cinese proveniente dai pipistrelli. Un virus padano esistente negli animali allevati nelle terre ultra concimate con fanghi industriali».

E’ quanto si legge sul sito Dagospia che raccoglie, appunto, le dichiarazioni di Vincenzo D’Anna, presidente ordine dei biologi italiani, in merito all’isolamento del ceppo virale detto italiano da parte dell’équipe del laboratorio dell’Ospedale Sacco di Milano. «I contagi – riporta ancora Dagospia riferendosi a D’Anna – sarebbero due: uno pandemico e l’altro locale. Ci troviamo innanzi a una delle più grandi cantonate che la politica italiana ha preso».

Interpellato in merito, D’Anna, attraverso il suo entourage afferma: «E’ solo un’ipotesi. Servono conferme. Se ne potrà parlare solo quando ci saranno risultati di laboratorio. Si tratterebbe nient’altro che di un’ipotesi», rettifica D’Anna, attraverso i suoi collaboratori.

Ernesto Giusti

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