Coronavirus, Rossi: «In Toscana non c’è focolaio». Nessun provvedimento specifico

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Interviene direttamente sui casi di coronavirus, il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi. E afferma: «Domani, mercoledì 26 febbraio, verificheremo il quadro epidemiologico, cioè i rapporti che la persona di 63 anni ha avuto, per capire come possiamo intervenire: d’intesa con il governo nazionale e con la Protezione Civile nazionale decideremo gli interventi». Cioò significa che, almeno per il momento, non ci sono regole di comportamento specifiche da osservare, oltre alle ragionevoli norme di igiene. Nè tantomeno si pensa a quarantene collettive.

Il governatore ha sottolineato che «interveniamo sui casi sospetti – ha aggiunto – e solo sui casi sospetti, non su altri. Si possono e si devono fare gli interventi di test, e qualora il test risultasse positivo la persona viene presa e isolata da tutti gli altri percorsi, portata nell’ospedale e ricoverata. Questo è quello che è avvenuto anche per i due casi sospetti positivi che abbiamo mandato
all’Istituto superiore di sanità affinché si verifichi appunto se sono veramente positivi, perché è l’Iss che valida questi casi».

Sandro Bennucci

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